Il manager di Apple Eddy Cue ha criticato fortemente il nuovo documentario “Steve Jobs: The Man in The machine”

La fama di Steve Jobs è ancora lontana dall’essere offuscata dal tempo così come l’interesse attorno a uno dei personaggi che hanno rivoluzionato il nostro approccio alla tecnologia. Negli anni sono stati realizzati diversi omaggi al fondatore di Apple ma l’ultimo documentario a lui dedicato non ha trovato l’approvazione di una delle attuali figure di spicco di Cupertino.

Eddy Cue: “Steve Jobs non era così come viene descritto”

Eddy Cue, Senior Vice President of Software and Service di Apple, ha criticato fortemente il nuovo documentario “Steve Jobs: The Man in The machine”, presentato dal regista Alex Gibney durante il South by Southwest Fil Festival. Il manager della Mela, che aprirà a Tokio un negozio dedicato solamente Apple Watch, ritiene che la pellicola sia “deludente”, “inaccurata” e “non riflette lo Steve Jobs che io ho conosciuto”. In effetti il documentario mette in luce diversi comportamenti del fondatore di Apple che potrebbero minare la stima dei suoi fan. Jobs infatti viene anche descritto come una persona autoritaria e prevaricatrice.

Secondo Cue, il miglior ritratto del guru di Cupertino è quello descritto nella biografia “Becoming Steve Jobs”, testo in cui viene rivelato che Tim Cook ha proposto all’amico e collega un trapianto di fegato per aiutarlo a guarire dalla malattia che lo ha ucciso.

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