I ricercatori del Goddard Space Flight Center hanno scoperto che 4,5 miliardi di anni fa Marte era ricoperto per il 20% da mari e fiumi

La sonda della NASA Curiosity aveva scoperto che su Marte l’acqua abbonda nel sottosuolo, cosa che lasciava intendere che un tempo il Pianeta Rosso fosse ricoperto da vasti mari e fiumi. Gli ultimi studi fatti dai ricercatori del Goddard Space Flight Center guidati da Geronimo Villanueva hanno permesso di scoprire che la presenza dell’acqua su Marte è durata più del previsto. Gli scienziati sono perfino riusciti a realizzare una mappa bidimensionale del sistema idrico marziano.

Quando era giovane, Marte era ricoperto d’acqua

La scoperta è stata possibile grazie alle analisi dei dati raccolti da tre telescopi terrestri tra il 2008 e il 2014. Studiando le proporzioni fra i livelli di acqua e acqua pesante, ovvero H20 ricca di un isotopo dell’idrogeno chiamato deuterio, gli scienziati hanno confutato che la presenza di quest’ultima in alcune aree di Marte è 5-7 volte più alta rispetto agli oceani terrestri. Alla luce di questi dati, i ricercatori hanno calcolato che circa 4,5 miliardi di anni fa, il 20% della superficie di Marte era ricoperta da mari e fiumi. In seguito, “gli atomi di idrogeno dell’acqua normale si sono persi nello spazio, mentre quelli di deuterio sono rimasti su Marte. – ha spiegato Villanueva all’ANSA  – Ciò significa che l’87% della sua acqua si è persa nello spazio, e che quella che è rimasta, pari al 13%, si trova immagazzinata nella sua calotta polare”.

Questi dati, ha rivelato il ricercatore, “aumentano la probabilità dell’abitabilità di Marte”. Una bella notizia per i primi colonizzatori del progetto Mars One, che secondo diversi esperti non sopravviveranno a lungo sul Pianeta Rosso.

Leggi anche:  Orticolario 2024: la terra al centro