Altroconsumo pretende giustizia e atti concreti per gli automobilisti ingannati

Il risarcimento di Volkswagen nella class action di Altroconsumo sulla vicenda dieselgate dovrà essere uguale o superiore al 15% del prezzo d’acquisto delle auto coinvolte.

Altroconsumo chiede giustizia determinando l’importo con cui risarcire gli automobilisti ingannati. Forte delle già oltre 20.000 preadesioni all’azione collettiva di fronte al Tribunale di Venezia, l’organizzazione pretende il risarcimento immediato per tutti i proprietari delle auto del Gruppo Volkswagen con motorizzazione diesel EA189 su cui è stato installato abusivamente il software defeat device.

La raccolta degli automobilisti coinvolti continua presso Altroconsumo.it.

A causa del deliberato inganno della casa produttrice i proprietari dei veicoli coinvolti hanno acquistato auto con caratteristiche qualitative e classe di emissione inferiori ai valori dichiarati, subendo un notevolissimo danno economico.

Convinti di acquistare veicoli Euro 5 sulla base di quanto proposto da VW, i consumatori si trovati proprietari di auto di classe inferiore, il cui valore commerciale è inferiore. Avrebbero dovuto pagare meno l’auto in fase d’acquisto; ora si trovano in mano un veicolo ulteriormente deprezzato, per lo scandalo e la scorrettezza della casa produttrice.
Oltre al danno la beffa: le campagne promozionali inerenti ai modelli BlueMotion si sono sempre basate, sin dal nome, sul preteso basso impatto ambientale delle autovetture equipaggiate con i motori EA189.

Mentre KBA, l’ente di omologazione tedesca, non ha sinora confermato l’approvazione degli interventi tecnici a soluzione del problema proposti da VW, la scarsa trasparenza di quest’ultima continua: più volte preannunciato da VW, il richiamo e il relativo intervento tecnico non è stato ancora effettuato, nè VW garantisce che esso non avrà conseguenze sulle performance e sui consumi delle auto – i proprietari delle auto “infette” sono a oggi nella condizione di non poter fare una scelta commerciale libera e informata.

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Oltre a tutte queste voci di danno che Altroconsumo stima nel 15% del prezzo delle auto, nel corso della causa in Tribunale occorrerà valutare e aggiungere i danni derivanti dall’impatto che l’intervento tecnico avrà in termini di conseguenze negative su performance e consumi delle auto sottoposte a richiamo.