L’eccesso di anidride carbonica ha determinato l’aumento delle piante sulla Terra

Come mai il nostro Pianeta risulta più verde rispetto a 33 anni fa? Sembra impossibile ma l’aumento delle aree boschive è dovuto proprio alla nociva Co2, i cui livelli nell’aria stanno portando il nostro Pianeta sull’orlo della catastrofe ambientale. A quanto pare per difendersi dai valori eccessivi di anidride carbonica il regno vegetale ha reagito adottando una strategia difensiva inaspettata.

Un meccanismo per restituire ossigeno

A scoprirlo è uno studio pubblicato sulla rivista Natrure Climate Change, che ha mappato le aree verdi del pianeta attraverso l’impiego di sofisticati satelliti della Nasa rilevando l’aumento della superficie coperta da piante e boschi. I ricercatori hanno studiato il fenomeno e individuato nell’eccesso di anidride carbonica la causa dell’imprevisto aumento della superficie verde: un meccanismo di difesa elaborato dalla natura per restituire ossigeno al mondo.

E’ come se la natura volesse compensare ciò che le viene sottratto, favorendo la crescita in varie zone del mondo di nuove piante con la funzione di riequilibrare le elevate concentrazioni di C02 trasformandole in ossigeno. Già lo scorso anno uno studio statunitense aveva scoperto che la foresta pluviale ha una maggiore capacità di assorbimento della CO2 rispetto alle stime attuali.

L’unico effetto positivo per la Terra

Se non ci pensa l’uomo, ci doveva per forza pensare la natura, dato che contenere l’effetto serra è l’unica speranza che ci rimane per sperare di salvare il Pianeta da una catastrofe annunciata, un problema che metterà in seria difficoltà la nostra sopravvivenza in futuro.  L’anidride carbonica stimola la crescita delle foreste e queste ultime ne riducono la presenza molto più rapidamente. In realtà non è una novità la capacità del regno vegetale di adattarsi rapidamente a cambiamenti e minacce. Ciò che fa riflettere è proprio il fatto che l’aumento del verde rappresenta al momento l’unico risvolto positivo lato in un contesto di drammatici disastri ambientali, dallo scioglimento dei ghiacciai all’aumento dei livelli del mare, alla possibilità concreta che alcune città scompaiano inabissandosi come la leggendaria Atlantide. Per fortuna dall’ultimo rapporto di Legambiente è emerso finalmente un calo delle emissioni di C02, dopo 40 anni di continui peggioramenti delle condizioni di inquinamento del nostro Pianeta. Il precedente rapporto aveva già evidenziato un calo dell’inquinamento nelle città, a fronte di una aumento però delle polveri sottili.

Leggi anche:  Orticolario 2024: la terra al centro