Si chiama “Aspasso” la bicicletta a noleggio per disabili pensata per poter pedalare nel centro della città con una sedia a rotelle

Da Dynamo, velostazione sotto il Pincio a Bologna, arriva Aspasso, l’innovativo mezzo che consentirà a chi ha una disabilità motoria di muoversi liberamente in bici. E’ un mezzo leggero e di semplice utilizzo, su cui è montata una piccola piattaforma su cui si può trasportare il passeggero senza spostarlo dalla sua sedia a rotelle.

Aspasso, che è unica in Italia, ha l’enorme vantaggio di essere pronta all’uso in pochi secondi, il tempo necessario per agganciare la sedia a rotelle.

Il progetto pilota, promosso da Protec Ambiente, prevede che dal 5 maggio il mezzo sia a disposizione in via Indipendenza 71/z, noleggiando la bici al costo e alle condizioni di un mezzo standard.

Migliorare l’accessibilità e il turismo

La destinazione d’uso della bicicletta per disabili è principalmente turistica, come spiega lo stesso assessore al marketing urbano, Matteo Lepore, ma tiene conto anche dell’esigenza di migliorare l’accessibilità in città, dove si stanno moltiplicando le iniziative in questo senso; ricordiamo il progetto “L’Altro Spazio”, il primo locale a misura di disabile inaugurato lo scorso ottobre. Non è un caso, quindi, che il progetto abbia ricevuto il patrocinio del Comune e di Bologna Welcome. 

Aspasso è stata testata dalla danzatrice ed ex campionessa olimpionica Nicoletta Tinti, oggi disabile, cofondatrice della compagnia InOltre.

«Un’ernia espulsa ha portato nella mia vita la sedia a rotelle – ha raccontato in Velostazione – ma non ho smesso di danzare, ho cercato piuttosto di sfruttare al massimo i movimenti residui. Nelle difficoltà è fondamentale aprirsi a nuove opportunità. Così è nata la compagnia InOltre e lo spettacolo Assenza, dove sono riuniti quattro danzatori e cinque musicisti, non importa se uno di noi non può camminare, non importa se uno di noi può suonare il pianoforte con la sola mano sinistra: danziamo e suoniamo tutti allo stesso modo. La disabilità sul palco non esiste, esiste solo la nostra arte».

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