Uno studio americano rivela l’alimentazione ideale per concentrarsi nello studio

Qual è la dieta amica di una buona riuscita scolastica? Se la voglia di studiare è scritta nel Dna, mangiare alcuni alimenti aiuta a restare concentrati: più verdura a foglia verde e legumi, in particolare cereali, frutta secca come pistacchi e noci, cioccolato fondente e poi la carne, quella rossa ma anche il pollame. Il denominatore comune di queste scelte alimentari è uno: il ferro, elemento fondamentale per l’organismo che, insieme a un’attività fisica regolare, migliora le prestazioni scolastiche.

A rivelarlo è uno studio della University of Nebraska-Lincoln e della Pennsylvania State University, pubblicato su The Journal of Nutrition. Gli studiosi hanno preso in esame 105 ragazze e donne che frequentavano l’Università, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, tendendo conto della media dei voti e del livello di attività fisica. Ne è è emerso che quelle con i più alti livelli di ferro assunto attraverso l’alimentazione ottenevano i voti migliori e coloro che erano più in forma e avevano adeguate riserve di ferro risultavano avere voti superiori rispetto a chi era meno in forma e con riserve di ferro inferiori.

10 mg di ferro al dì

“Una buona forma fisica può essere importante per il successo a scuola, idealmente dovremmo fare in modo che anche la dieta sia adeguata per prevenire carenze nutrizionali. Le dosi giornaliere raccomandate per l’assunzione di ferro attraverso la dieta sono di 10 milligrammi al giorno, conclude Karsten Koehler autore della ricerca  .

Il ferro è un elemento fondamentale per la formazione dell’emoglobina e la sua attività. Ecco perché la carenza di ferro, di cui secondo OMS soffrono circa 700 milioni di persone in tutto il mondo a causa di una cattiva alimentazione, è un problema importante per la salute. La corretta quantità di ferro da introdurre sarebbe  giornalmente fino a 10 mg. Spesso ci si nutre male e in modo squilibrato, privilegiando cibi poveri di ferro.I motivi della carenza di questo elemento sono, oltre alla cattiva alimentazione, alterazioni gastro-intestinali, l’abuso di lassativi, flusso mestruale abbondante, gravidanza e allattamento.

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