La forma del naso è influenzata dagli adattamenti dell’uomo al clima nel corso dei millenni

Quante sono le forme che il naso umano può avere? Che sia grande, piccolo, lungo, corto, schiacciato o adunco, è sempre il risultato sai della genetica che del processo di adattamento dell’uomo al clima dell’habitat in cui è vissuto. Ecco perché la forma non è solo questione di Dna ma dà un’indicazione precisa del luogo di origine dei nostri antenati.

A ogni clima il suo naso

Un’ipotesi che conferma la teoria dell’antropologo Arthur Thomson (1858-1935) secondo il quale le persone provenienti da climi freddi e secchi tendono ad avere nasi più lunghi e più sottili rispetto alle persone che provengono da climi caldi e umidi.

“I nasi più larghi sono più comuni nei climi caldo-umidi, mentre quelli più stretti nei climi freddi e secchi”, spiega Shriver. A quanto pare la caratteristica che fa la differenza è la larghezza delle narici, che si è rivelata diversa al di là delle variazioni casuali del Dna: per tutte le altre caratteristiche invece sono state riscontrate differenze anche all’interno degli stessi gruppi di persone.

L’adattamento alle condizioni climatiche

Lo studio è opera di un team di ricerca interdisciplinare della Pennsylvania University, che ha dimostrato come la forma del naso umano dipenda soprattutto dall’ambiente in cui si vive. I geni legati al colore della pelle, ai capelli e alla forma delle narici rappresentano un’eccezione: la maggioranza dei geni non ha alcun legame con l’etnia di provenienza. La ricerca rivela che le differenze, sia nella forma del naso sia in altre caratteristiche somatiche tra diverse popolazioni umane, si vanno a determinare nell’arco di millenni a causa di processi di selezione genetica correllati soprattutto alle condizioni climatiche: ecco perché quindi le narici più ampie si sono sviluppate in antenati vissuti in ambienti con temperatura e umidità più elevate; “il risultato – dichiara Mark D. Shriver, uno degli autori dello studio – non è poi così stupefacente, se si considera che una delle funzioni più importanti della cavità nasale è il condizionamento dell’aria inspirata prima di raggiungere il tratto respiratorio inferiore”.

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