In Colorado si raccolgono firme per sottoporre una proposta di legge che vieti ai negozianti di vendere cellulare ai minori di 13 anni

La proposta arriva da alcuni genitori, che stanno raccogliendo le firme perché si arrivi a vietare la vendita di smartphone ai minori di 13 anni e si obblighi i commercianti a chiedere agli acquirenti l’età del destinatario dell’acquisto.

Figli trasformati dallo smartphone

L’iniziativa nasce in realtà dall’idea di un medico, l’anestesista Tim Farnum, padre di cinque figli, che in un’intervista al Washington Post racconta di aver visto i suoi figli più piccoli subire un cambiamento radicale dopo l’acquisto di uno smartphone.

Farnum, a capo del gruppo Paus, “Parents Against Underage Smartphones” (Genitori contro gli smartphone ai minorenni), racconta di come i suoi bambini, prima estroversi ed energici, sono diventati taciturni e solitari, soggetti a frequenti scatti d’ira paragonabili alle reazioni dei tossicodipendenti quando si cercava di togliere loro il cellulare.

Farnum ha iniziato a studiare gli effetti collaterali degli schermi sui bambini, scoprendo tutti gli effetti negativi che questi device hanno sulla salute, soprattutto dei più piccoli, compromettendo lo sviluppo del cervello e interferendo nelle abilità sociali, creando una dipendenza difficile da superare. In generale, possedere uno smartphone sta diventando negli ultimi anni fonte di stress e ansia, tanto che uno studio ha dimostrato che è in forte aumento il numero di persone affette dalla sindrome da vibrazione fantasma, ovvero l’erronea sensazione che il cellulare stia vibrando, e la dipendenza da smartphone è stata classificata come una vera e propria malattia chiamata nomofobia. Inoltre l’uso di tablet e smartphone durante i pasti non solo fa mangiare in fretta e masticare male, ma aumenta anche il rischio di sviluppare disturbi alimentari.

Le sanzioni previste

La proposta sulla scheda elettorale è prevista per l’autunno del 2018 e ha bisogno di raccogliere circa 300mila firme. Per i negozianti è previsto un avvertimento scritto dopo la prima violazione, una multa da 500 dollari alla seconda e poi la cifra raddoppierebbe nei casi successivi. Si tratta però di una proposta che riguarda solo gli smartphone, non i cellulari senza accesso ad Internet. Alcuni deputati però hanno accolto con scetticismo la proposta, considerando la questione di natura familiare e non da gestire in ambito governativo. “Abbiamo limiti d’età per cose dannose per i bambini come sigarette alcolici o pornografia. Questo non è diverso”, risponde però Farnum.

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