“Dottore, ma è vero che…?” Medici e odontoiatri scendono in campo per smascherare le bufale in Rete

E’ online “Dottoremaeveroche”, il nuovo sito della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, un portale pensato per arginare il dilagante fenomeno delle fake news grazie alle risposte scientifiche dei medici sui più comuni dubbi degli utenti in materia di salute. Secondo una recente indagine Censis infatti sono quasi 9 milioni gli italiani che abboccano a false informazioni cercando notizie mediche sul Web. Del resto è cresciuto il numero di italiani che cerca cure fai-da-te su Google (l’88% preferisce informarsi tramite il motore di ricerca), tanto che la ricerca ossessiva di malattie tramite Google è persino considerato un disturbo psicologico chiamato“cybercondria”, la versione tecnologica dell’ipocondria.

Un kit di primo soccorso comunicativo

www.dottoremaeveroche.it avrà quindi una sezione dedicata a “smascherare” le fake news a vantaggio dei cittadini, che qui potranno trovare risposte semplici ed argomentate a questioni di carattere sanitario; ci sarà anche una sezione dedicata agli operatori con “un vero e proprio ‘kit di primo soccorso comunicativo’, supportato da infografiche e brevi clip da condividere con il proprio paziente durante la spiegazione di determinati argomenti,” sottolinea Alessandro Conte, Coordinatore del gruppo di lavoro composto da medici del Comitato Centrale Fnomceo e che si appoggia a un board composto dalle Società Scientifiche che hanno dato la loro adesione.

Ripartire da evidenze scientifiche

Il sito web è stato presentato nell’ambito dell’evento “La comunicazione della Salute al tempo delle fake news” al Ministero della Salute.

“In un mondo dove a volte la gente rischia di rimanere vittima di fake news sulla salute o, peggio, di false terapie, il sito vuole dare un piccolo contributo di certezza partendo dalle evidenze scientifiche, da quello che la scienza ha dimostrato, quello che è riproducibile, quello che noi chiamiamo verità scientifica” conclude Filippo Anelli, presidente Fnomceo.

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