I videogiochi aiutano a velocizzare la lettura e migliorano la memoria uditiva a breve termine

In un’epoca in cui la dipendenza da videogiochi è diventata ufficialmente una malattia ed è sempre più spesso causa della cosiddetta “insonnia digitale”, una recente ricerca ha confermato come per i bambini dislessici i videogiochi possano invece risultare molto utili.

Una conferma importante

Non è la prima volta che viene evidenziata questa correlazione tra uso dei videogiochi e miglioramento della dislessia: già in precedenza una ricerca condotta in Australia da Sandro Franceschini dell’Università di Padova e Piergiorgio Trevisan, dell’ateneo di Udine aveva scoperto che giocare ai videogame non migliora soltanto l’attenzione visiva dei bambini dislessici di madrelingua inglese, ma anche la memoria verbale.  Sullo stesso argomento oggi uno studio dello stesso Franceschini insieme a Sara Bertoni del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova ha rivelato che solo i bambini che riescono a incrementare il punteggio nella terapia con il videogioco velocizzano la lettura e migliorano la memoria uditiva a breve termine.

E’ necessaria una supervisione

«La ricerca – afferma Sara Bertoni – dimostra che nei training con videogiochi d’azione, così come per gli altri trattamenti per la dislessia, è necessaria una supervisione da parte di un esperto in riabilitazione neuropsicologica dello sviluppo. Non è sufficiente quindi mettere un bambino davanti ad uno schermo con un videogioco per poter ottenere un miglioramento nella velocità di lettura e nella memoria verbale a breve termine».

Solitamente la dislessia non riguarda solo la lettura ma è spesso associata a disturbi specifici dell’apprendimento come disortografia, discalculia e disgrafia. Di questo disturbo neuroevolutivo, considerato uno il più diffuso, soffre un bambino su 20. Il trattamento, che ha coinvolto 18 bambini, è durato due settimane (12 incontri di un’ora al giorno) su bambini con età media di 9 anni.

I piccoli hanno giocato a due videogiochi commerciali d’azione, con un’elevata velocità di presentazione e imprevedibilità degli eventi, con un buon coinvolgimento della periferia del campo visivo. Il training ha richiesto una rapida risposta visiva ai bambini, che alla fine sono stati suddivisi in due gruppi in base all’andamento dei punteggi nei videogiochi. Dai risultati è emerso che il gruppo con punteggi di gioco più elevati era anche quello che ha ottenuto benefici maggiori nella lettura e nella memoria.

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