Gli esperti affermano che tutte le informazioni negative che circolano in Rete sul latte non hanno fondamento scientifico e che, anzi, bisognerebbe berne di più

Su internet è in atto una vera e propria campagna contro il latte. Si legge ad esempio che lo stomaco umano non si è ancora evoluto abbastanza velocemente per poterlo assimilare o che berlo in età adulta non ha alcun effetto benefico ma anzi può condurre all’osteoporosi, in quanto, per smaltire le proteine animali di cui è ricco, l’organismo sottrae calcio alle ossa.

Il latte fa bene

Andrea Ghiselli, medico e dirigente di ricerca del CRA NUT ha smentito categoricamente tutte queste affermazioni nel corso del convegno “Il latte oggi: dalla ricerca al consumatore” e ha lanciato l’allarme sulla disinformazione legata al latte. “E’ in corso una preoccupante campagna di disinformazione sul latte che sta creando allarme nei consumatori italiani. Nei media e soprattutto in rete si legge di tutto, senza però alcun fondamento scientifico”, ha spiegato Ghiselli.

“Le evidenze della ricerca – ha continuato l’esperto – ci dicono che non solo il latte resta una fonte privilegiata e difficilmente sostituibile di calcio, ma che il suo consumo nell’ambito delle raccomandazioni, è associato a benefici per la nostra salute che vanno ben al di là del semplice contributo allo scheletro. Quindi, dovremmo senz’altro consumarne di più, anche perché in Italia siamo ben al di sotto delle quantità raccomandate”. Il latte ad esempio è ricco di vitamina D, una sostanza che non solo fa bene alle ossa ma anche al cervello.

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