Un caro amico, compagno di studi al Politecnico, oggi stimato manager di un’affermata società ma al tempo goliarda indefesso, rischiò di essere espulso con disonore durante la discussione della tesi, per una particolare quanto stupida scommessa…

Siccome girava voce, tra noi laureandi, che nessuna commissione, nemmeno quella più attenta e severa, si prendeva la briga di leggere tutta la tesi dalla prima all’ultima pagina, il mio caro compagno di studi – che ne era convinto in maniera assoluta – scommise con tutti noi che avrebbe inserito nel mezzo della suo copioso lavoro di circa 300 pagine – ad insaputa naturalmente del professore mentore della tesi stessa – la frase “Topolino ama Minnie” e che nessuno glielo avrebbe fatto notare. Così fece e ….vinse (!), rendendo ancor più divertente – anche se un po’ più costosa del previsto per noi perdenti – la cena di festeggiamento per la nostra sospirata laurea.

Mi è ritornato in mente questo fatterello della mia gioventù leggendo una curiosa notizia divulgata recentemente dalla FoxNews e che coinvolge una società di videogiochi che, volendo elaborare uno scherzo da pesce d’aprile, ha inserito una piccola clausola molto particolare nel contratto on-line di un loro videogioco, che gli acquirenti dovevano accettare prima di poterlo scaricare. La traduzione italiana di detta clausola sarebbe più o meno così: “Effettuando un ordine attraverso questo sito web nel primo giorno del quarto mese del 2010 Dopo Cristo, acconsenti a garantirci la possibilità non trasferibile di reclamare, adesso e per l’eternità, la tua anima immortale ….”.

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Insomma, un novello burlone Mefistofele dell’era digitale ha tentato in modo subdolo un certo numero di Faust e pare che siano stati circa 7500 gli “ignari” venditori d’anima. Ma diciamoci francamente, quante volte – quando scarichiamo programmi freeware oppure accettiamo le condizioni di accesso a un servizio di social network – andiamo a leggere con attenzione le varie pagine di vincoli e obblighi che necessitano di una nostra accettazione formale con tanto di click? Alzino le braccia coloro che lo fanno!

Purtroppo la lunghezza delle condizioni, il linguaggio spesso difficilmente comprensibile e anche un po’ di pigrizia e di superficialità ci spingono a operare delle accettazioni automatiche, quasi avessimo la convinzione che si tratti solo di formalità burocratiche che non ci coinvolgono. Ma così rischiamo di regalare la nostra anima, oppure creiamo le condizioni per impatti ben più tangibili e che – sarebbe bene aggiungere purtroppo – in questo mondo materiale ci creerebbero ancor più disagio.

Forse è bene ricordare ciò che ci dicevano i nostri saggi padri o nonni: mai firmare qualcosa senza leggere oppure, peggio ancora, in bianco, perché la legge non ammette ignoranza, nemmeno quella di nuova generazione…o no?

Meditiamo, gente, meditiamo …:-)

Tratto dall’editoriale della newsletter di DMO. Per iscriverti alla Newsletter registrati al portale cliccando qui

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