Il numero uno dell’Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi, afferma che non c’è la certezza che le e-cig non siano pericolose per la salute

Il Commissario straordinario del’Istituto Superiore di Sanità (ISS), Walter Ricciardi, ha espresso ieri una posizione contraria in merito alla sicurezza delle sigarette elettroniche rispetto all’ex ministro della Sanità Giovanni Veronesi. L’oncologo è convinto che le e-cig siano molto meno pericolose delle loro omologhe tradizionali e che soprattutto che non possano provocare il cancro. In un articolo del 30 agosto apparso su Repubblica.it, Veronesi afferma che “se per ipotesi tutti i fumatori di sigarette tradizionali passassero alla sigaretta senza tabacco si otterrebbe a breve una riduzione drastica del cancro polmonare, che nel tempo diventerebbe una malattia rara”.

Ricciardi in una nota afferma invece che la sicurezza delle sigarette hitech e la loro effettiva utilità per smettere di fumare, un vizio che può portare a contrarre 40 diverse patologie che colpiscono diverse parti del corpo, sono ancora tutte da dimostrare.

Ricciardi: “Non ci sono prove che le e-cig non siano pericolose”

[blockquote style=”4″]”Le evidenze scientifiche che le e-cig facciano smettere di fumare sono ancora limitatissime. – scrive Ricciardi –  Vi è già una buona evidenza scientifica (proveniente anche dagli studi del nostro Istituto Superiore di Sanità) che le e-cig rilascino nell’ambiente emissioni di diverse sostanze tossiche” come “particelle ultrasottili, glicol propilene, nitrosamine tabacco-specifiche, nicotina, composti organici volatili (VOC), carcinogeni e tossine, incluso benzene, piombo, nickel ed altri”.[/blockquote]

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Il Commissario straordinario dell’ISS sottolinea inoltre come i dati dell’istituto da lui guidato dicano che ““il 25% degli utilizzatori di sigarette elettroniche non ha modificato le sue abitudini (quindi ha incrementato il consumo di nicotina) e il 12% ha iniziato a fumare (prima non era fumatore)”

Ricciardi è in disaccordo con Veronesi anche per quanto riguarda l’atteggiamento delle lobby del tabacco, che dopo il maxi-risarcimento alla vedova di un fumatore temono di dover chiudere i battenti, nei riguardi delle sigarette elettroniche. Le multinazionali, afferma Ricciardi, stanno “aggiungendo le e-cig ai prodotti da esse commercializzati o, addirittura, che stiano cercando di acquisire imprese produttrici di e-cig”.

Il dibattito sulla pericolosità delle sigarette elettroniche rimane quindi molto aperto mentre l’OMS consiglia di vietarne l’uso nei luoghi pubblici in attesa della della conclusione di un nuovo studio che dovrebbe dare una risposta definitiva ai dubbi sulla sicurezza delle e-cig.