Umberto Veronesi: “Le e-cig non sono cancerogene”

L’ex Ministro della Sanità ha confermato che le sigarette elettroniche non provocano il cancro anche se servirebbero ulterori studi

Diverse ricerche internazionali hanno dimostrato che le sigarette elettroniche, ora bandite da molti luoghi pubblici, non solo non aiutano a smettere di fumare ma sono anche potenzialemente cancerogene. Il chirurgo e direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia, Umberto Veronesi, è però andato controcorrente affermando a RaiNew24 che le e-cig non sono cancerogene. Secondo il Ministro della Sanità, sotto la presidenza di Giuliano Amato, queste sigarette dovrebbero essere chiamate “senza tabacco” e per questo non dovrebbero provocare tumori anche se servono “ulteriori studi” per avere la conferma definitiva.

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I numeri delle e-cig in Italia

Secondo i dati dell’Associazione Nazionale Produttori di fumo elettronico gli italiani che utilizzano le sigarette elettroniche sono 1,5 milioni e hanno prodotto ricavi per 35o milioni di euro. Attualmente su questi prodotti è stata introdotta un’imposta del 58,5% sul prezzo di vendita sia della e-cig sia su parti di ricambio e liquidi.

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