L’ansia da rientro a scuola dopo la pausa estiva, così come quella da rientro negli uffici, si manifesta in forme e intensità differenti ma è sempre in agguato: disturbi del sonno, nervosismo, stress, sono solo alcuni dei sintomi dichiarati dai ragazzi intervistati

E’ quanto emerso da un sondaggio di Skuola.net, che ha raccolto le opinioni di 2.000 studenti, tra cui uno su cinque frequenta le scuole medie, uno su tre il biennio delle superiori e il 50% il triennio.

Il trauma da rientro si manifesta nei ragazzi in modi diversi, ma quasi tutti ne sono colpiti in forma più o meno intensa: uno su cinque avverte disturbi del sonno, il 17% diventa più irrequieto e litiga più spesso in famiglia; per il 15% è l’appetito a risentirne e modifica le proprie abitudini alimentari mangiando di più o di meno. E l’ansia da ritorno sui banchi di scuola si è fatta sentire con maggior intensità soprattutto nei giorni scorsi, a ridosso della prima campanella del nuovo anno scolastico, proprio oggi 15 settembre.

Perché si ha paura del rientro a scuola?

Quali sono i motivi scatenanti dell’ansia da ritorno sui banchi? A volte è solo il semplice desiderio di protrarre i giorni di vacanza. Ecco perché 4 ragazzi su 10 hanno risposto che non vogliono cambiare le loro abitudini: svegliarsi senza orari e approfittare del tempo libero. Un certo numero di ragazzi, uno su cinque, dichiara anche di temere il rientro per non aver svolto i compiti delle vacanze. Anche l’impatto con i professori spaventa, dato che quasi uno su 10 non li vorrebbe rivedere e un altro 9,5% non si trova bene invece con i propri compagni. Al di là dei problemi legati al contesto scolastico, ecco come il rientro incide invece sul carattere dei ragazzi intervistati: oltre 4 su 10 si sentono maggiormente irritabili prima dell’inizio della scuola e 2 su 3 soffrono di sbalzi di umore, tanto che uno su 4 ammette di non riuscire a gestirli.

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Sonno e alimentazione a rischio

Anche il sonno ne risente: uno studente su 3 ammette di fare fatica ad addormentarsi, angosciato dal rientro in classe, mentre uno su 5 si sveglia più spesso durante la notte.

Soprattutto i disturbi del sonno preoccupano maggiormente, dato che dormire bene giova alle attività cerebrali, rinforzando la memoria e migliorando le capacità di apprendimento, importanti soprattutto per i ragazzi in fase di sviluppo.
Dormire male aumenta inoltre le probabilità di sviluppare malattie cardiache, diabete e cancro, oltre che causare a lungo andare seri danni cerebrali.

Ma è anche l’alimentazione a preoccupare: più di un ragazzo su 4 ammette di sentire ”lo stomaco chiuso” evidenziando una perdita dell’appetito mentre uno su 3 sta mangiando di più per il nervosismo.