Le risorse di acqua rischiano di scarseggiare seriamente, secondo le previsioni dell’ONU, che parla di un calo del 40% della disponibilità d’acqua entro 15 anni

E’ quanto emerso dal rapporto 2015 ‘World Water Development’ che ha calcolato questa stima sulla base della gestione attuale dell’acqua, che prevede molti sprechi e scarsa omogeneità. A questo proposito l’Università dell’Indiana e del North Carolina aveva rilasciato un prezioso vademecum per risparmiare fino al 45% di acqua ed evitare gli sprechi. Un quadro che si delinea preoccupante, soprattutto perché in diverse regioni significherebbe veder scomparire o quasi le risorse idriche, che sono di vitale importanza per lo sviluppo economico e la riduzione della povertà.

Si prevede un aumento del consumo a causa della crescita inarrestabile della popolazione mondiale e l’aumento della domanda di beni e servizi. L’agricoltura usa già il 70% dell’acqua dolce disponibile, addirittura il 90% nei Paesi meno sviluppati.

Un’agricoltura più efficiente

Entro il 2050 sarà chiamata a produrre il 60% di cibo in più a livello globale, il 100% in più nei Paesi in via di sviluppo, secondo il rapporto Onu. E’ quindi assolutamente necessario che questo settore arrivi a “incrementare l’efficienza riducendo lo spreco d’acqua e aumentando la produttività delle colture”.
Parlando delle città, stando al Rapporto 2014 sulle prospettive di urbanizzazione mondiale delle Nazioni Unite, le crescite urbane più importanti interessano India, Cina e Nigeria, e per il 40% consistono in baraccopoli. Spesso l’unica alternativa sono gli acquedotti ormai obsoleti, con perdite d’acqua continue.
Ad oggi, ricorda l’ONU, sono quasi 750 milioni le persone che non hanno accesso all’acqua potabile.

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