In sala operatoria del Policlinico Sant’Orsola di Bologna arriva un rivoluzionario sistema usato per gli interventi alla prostata: un robot chirurgo battezzato “Hal”, dotato di quattro braccia bioniche e con una capacità articolare molto più ampia di quella umana

Come il computer di “2001: Odissea nello spazio”, un robot arriva in chirurgia a Bologna, portando alle operazioni legate alla patologie urologiche del Policlinico ad un livello altissimo. Hal al momento è stato noleggiato con un contratto di cinque anni, per circa 800mila euro. La chirurgia hi-tech è arrivata anche a Mestre, qualche mese fa, con il robot operatorio Da Vinci utilizzato nei reparti di Urologia.  La chirurgia robotica monoporta, di cui il robot Da Vinci è l’esempio più conosciuto, è arrivata in Italia circa 2 anni fa. Il CTO di Torino invece è il primo ospedale ad aver adottato in Italia un robot che esegue interventi di chirurgia spinale programmati dai medici.

25 interventi con successo

Questo straordinario robot chirurgo è in grado di ingrandire in 3D il campo operatorio da 12 a 20 volte con estrema precisione e il suo intervento riduce tempi di degenza e recupero. Il suo impiego ha una casistica finora di 25 interventi di chirurgia urologica, tutti con risultati ottimi.
Si stima che il robot potrà effettuare circa 200 operazioni all’anno, previa formazione dei chirurghi sul suo utilizzo. Ora l’obiettivo è quello di estenderne l’uso anche ad interventi di natura ginecologica, esofagea e anorettale.

Leggi anche:  Soffrire di insonnia: il problema di un italiano su tre