Uno studio italiano mette in guardia sul consumo eccessivo di olio di palma: causerebbe gravi rischi per la salute, favorendo l’insorgenza di diabete

Alcuni esperti dell’Università di Bari, con la collaborazione delle Università di Padova e Pisa, lanciano un allarme: “Non abusate di olio di palma”. La ricerca, condotta dal professor Francesco Giorgino e dalla sua équipe si è concentrata su questo prodotto a bassissimo costo, usato per la preparazione di molti alimenti sul mercato, specialmente alcuni dolci, oltre che utilizzato spesso come sostituto dell’olio di oliva o del burro.

Una proteina killer

Sono soprattutto le cellule beta del pancreas, responsabili della produzione di insulina, ad essere a rischio.
L’olio di palma contiene la proteina p66 che è in grado di distruggere le cellule beta, esponendo al rischio di diabete mellito. Il palmitato, acido grasso presente nell’olio di palma, viene additato dallo studio come una proteina in grado di uccidere le cellule del pancreas, anche se questo rischio viene attribuito in generale a tutte le diete ricche di grassi. Una ricerca svedese ha invece dimostrato come una dieta ricca di latticini e formaggi riduca del 23% il rischio di diabete.

Attenzione ai grassi saturi

“Il palmitato è il prototipo degli acidi grassi saturi, e rappresenta il principale acido grasso presente nel nostro sangue, soprattutto nei soggetti obesi o in sovrappeso. È stato scelto in questo studio per comprendere il rapporto tra eccesso di grassi saturi nella dieta, aumento della quantità di tessuto adiposo corporeo e sviluppo del diabete di tipo 2”, ha spiegato l’autore della ricerca.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Diabetologia, sollevando seri dubbi relativamente all’introduzione di questo tipo di olio nelle nostre diete, in quanto i rischi per chi è già predisposto al diabete sono concreti.

Leggi anche:  Regole d'oro per prolungare la vita: come aggiungere fino a 24 anni al tuo percorso di vita