In attesa del picco di influenza atteso per il periodo festivo, bisogna fare attenzione a non abusare di farmaci ai primi sintomi di malessere

Spesso per paura che starnuti e copli di tosse sfocino in una vera e propria influenza, che tutti vorremmo evitare soprattutto nel periodo festivo, molti italiani tendono a imbottirsi di farmaci spesso a sproposito, non distinguendo il virus influenzale dalle forme cosiddette parainfluenzali, tipiche di questa stagione. Lo scorso anno a novembre si sono registrati 90mila casi di “falsa” influenza in una sola settimana.

Distinguere tra virus e semplice raffreddamento

A lanciare l’allarme in una recente intervista a TgCom24, il dottor Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Iss
I casi accertati di influenza in Italia al momento hanno già raggiunto le 400 mila unità e i ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità hanno fortito l’ennesimo vademecum ai soggetti non vaccinati. Per evitare di restare a letto proprio il giorno di Natale, spesso si prendono antipiretici alla comparsa della prima linea di febbre.

Lasciare che l’influenza faccia il suo corso

Il ricorso ai farmaci, soprattutto di questo tipo, andrebbe invece limitato solo a quando la temperatura corporea sale oltre una certa soglia, mentre sarebbe più sensato lasciare che la malattia segua il suo corso, innescando la risposta del nostro sistema immunitario.
La febbre non è infatti di per sé espressione dell’influenza, ma solo una risposta del nostro sistema immunitario all’aggressione virale. E’ necessario pazientare per un periodo compreso tra i 3 e i 5 giorni per raggiungere la completa guarigione, salvo in caso di eccessivi rialzi. Secondo uno studio americano guarire dall’influenza è più facile di quanto si pensi: basta dormire, in quanto il sonno aiuta a combattere le infezioni virali.

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