Durante l’attività onirica la corteccia motoria del cervello è attiva come se dovesse coordinare movimenti in stato di veglia

A scoprirlo è una ricerca condotta da ricercatori dell’Ospedale Niguarda di Milano, del CNR di Genova, dell’Università dell’Aquila e del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Roma Sapienza, pubblicata in copertina sugli Annals of Neurology.

Cervello attivo come se fossimo svegli

Quando sogniamo il nostro cervello non solo è sveglio come se lo fossimo anche noi, ma l’area deputata a coordinare i movimenti funziona come se dovessimo compiere dei movimenti volontari, in stato di veglia.

«Da alcuni anni conduciamo ricerche sull’attività elettrofisiologica delle differenti strutture cerebrali durante il sonno, utilizzando una metodica di registrazione dell’attività elettrica cerebrale, necessaria per la diagnosi e il trattamento di pazienti affetti da epilessia resistente al trattamento con farmaci», ha spiegato il coordinatore dello studio e responsabile del centro di Medicina del Sonno di Niguarda Lino Nobili. «Oltre alla sua importanza clinica, questa metodologia offre una possibilità unica anche alla ricerca scientifica nell’ambito delle neuroscienze».

L’osservazione della fase REM

Lo studio è partito dalla considerazione che, nell’ambito della fase di sonno detta REM (Rapid Eye Movement), quella in cui si sogna, si possono distinguere momenti caratterizzati dalla presenza di attività oculare rapida, alternate a fasi di quiescenza.

«Ci siamo interrogati sulle caratteristiche dell’attività della corteccia motoria in concomitanza con i movimenti oculari rapidi e abbiamo osservato che, nonostante la paralisi muscolare che caratterizza la fase REM del sonno (atonia posturale), la corteccia motoria esprime livelli di attività paragonabili a quelli che presenta durante l’esecuzione di un movimento da svegli, come ad esempio muovere una gamba, ma diversi da quelli esibiti nella veglia a riposo. Questo avviene principalmente durante gli episodi di REM caratterizzati da intensa attività oculare rapida e in cui più frequentemente si concentra l’attività onirica».

Leggi anche:  Piante in estate: come rendere il tuo giardino un paradiso