Individuata la combinazione di geni capace di restituire al frutto il sapore originario

Il sapore autentico del pomodoro è andato perduto negli anni e la varietà attualmente in commercio non sono nemmeno un lontano ricordo di quanto i nostri nonni potevano gustare una volta. Tuttavia arrivano buone notizie dall’università della Florida, grazie allo studio condotto da Denise Tieman: l’analisi del Dna della pianta ha portato alla scoperta dei geni in grado di riportare il frutto al suo sapore originale.

La ricetta del gusto

Negli ultimi 50 anni la selezione ha infatti privilegiato le dimensioni a scapito del gusto, ottenendo pomodori sempre più grandi, ma meno dolci. Il mix genetico capace considerato la ricetta per ridare sapore al pomodoro è stato pubblicato su Science. Per identificare i geni perduti, i ricercatori hanno sequenziato l’intero genoma di 398 pomodori tra varietà moderne e selvatiche, individuando 160 campioni di pomodori, 101 varietà, valutati da un team di consumatori per qualità, intensità del sapore e gusto complessivo.

Più piccoli, più dolci

Partendo da questa base gli studiosi hanno identificato 13 composti associati al sapore e, grazie ai dati forniti dalla mappa del Dna, hanno scoperto i geni corrispondenti a quelli che persi con la selezione. Gli scienziati hanno infine sostituito la versione impoverita di quei geni, presente nei pomodori moderni, con quella ricca di sapore del passato. Sembra inoltre che i pomodori, che hanno importanti proprietà protettive contro le malattie cardiovascolari, se sono di dimensioni ridotte abbiano un maggior contenuto zuccherino rispetto a quelli più grandi, a dimostrazione pomodori del fatto che la selezione che li ha resi più grandi ha fatto perdere dolcezza ai frutti. Bisognerà attendere ancora qualche anno però prima di vedere sulle nostre tavole i nuovi pomodori, con il gusto ricco di una volta.

Leggi anche:  Soffrire di insonnia: il problema di un italiano su tre