Uno studio mette in luce il ruolo della vitamina A nello sviluppo del diabete

Secondo una ricerca del King’s College London (Regno Unito), dell’Università di Lund (Svezia) e dell’Università di Göteborg (Svezia), la vitamina A aumenterebbe la capacità delle cellule beta pancreatiche di produrre l’insulina, rivestendo quindi un ruolo determinante nello sviluppo delle cellule beta durante le prime fasi della vita e compromettendone il corretto funzionamento in età adulta.

La scoperta del recettore

Il team britannico-svedese, coordinato da Albert Salehi, ha mappato 220 differenti recettori presenti sulla superficie della cellule beta pancreatiche, arrivando ad identificare un recettore della vitamina A.

“Non esistono recettori superficiali non necessari nelle cellule umane – spiega il dottor Salehi -. Tutti hanno uno scopo che, in molti casi, risulta ancora sconosciuto, motivo per cui vengono chiamati ‘recettori orfani’. Quando abbiamo scoperto che sulla superficie delle cellule che producono l’insulina è presente un recettore della vitamina A, abbiamo pensato che fosse importante scoprire perché ci fosse e quale fosse il suo scopo”

Un ruolo determinante

I ricercatori hanno anche scoperto che la resistenza delle cellule beta alle infiammazioni è inferiore in assenza di vitamina A. Se questa vitamina manca completamente, le cellule arrivano a morire. Lo studio illustra come l’incapacità delle cellule beta di sopravvivere e secernere correttamente l’insulina sia una delle principali le cause dello sviluppo del diabete di tipo 2, che in Italia sta aumentando in modo preoccupante. Ecco perché gli scienziati ritengono che la vitamina A svolga un ruolo essenziale nell’insorgenza della malattia. Il diabete si sta diffondendo in Italia ad un ritmo che suscita preoccupazione, secondo i dati provenienti dal rapporto del Diabetes Atlas dell’International Diabetes Federation (IDF), che parlano di ben 73 morti al giorno in Italia (quasi 1 milione di italiani sono colpiti dalla malattia senza sapere di averla) e quasi 750 in Europa.

“Negli esperimenti sugli animali è stato osservato che i topi appena nati hanno bisogno della vitamina A per sviluppare le cellule beta in modo normale – conclude Albert Salehi -. Molto probabilmente, lo stesso vale anche per gli esseri umani. Pertanto, i bambini dovrebbero assorbire una quantità sufficiente di vitamina A attraverso la dieta”.

Leggi anche:  Piante in estate: come rendere il tuo giardino un paradiso