Una ricerca americana illustra i molteplici benefici di questa spezia
Quanti sono a conoscenza di tutte le proprietà benefiche della curcuma? Questa antichissima spezia, che si trova sia sotto forma di radice che in polvere, è molto usata nella preparazione di pietanze soprattutto nella cucina indiana, dove spiccano i sapori e i condimenti decisi come il curry. Forse alcuni sanno che la curcuma aiuta a dimagrire, ma non tutti sicuramente ne conoscono le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.
I benefici sul cervello
Ecco perché la curcuma, se inserita quotidianamente nella nostra dieta, apporta importanti benefici all’organismo, migliorando memoria e umore. E’ quanto emerso da una ricerca condotta dall’Università della California pubblicata sull’American Journal of Geriatric Psychiatry, che ha preso in esame 40 adulti tra i 50 e i 90 anni con lievi disturbi della memoria. I risultati evidenziano miglioramenti nel 28% di coloro avevano assunto curcuma regolarmente. I benefici riguardavano anche un leggero miglioramento dell’umore e delle regioni del cervello che controllano le funzioni emotive e della memoria. Un risultato che apre la strada alla possibilità di utilizzare in futuro la curcuma anche nella cura dell’Alzheimer.
Quantità e modalità di assunzione
Come consumare questa spezia? Il modo migliore è a crudo, per mantenere le sue proprietà, aggiungendola a fine cottura nelle pietanze insieme al pepe nero oppure olio d’oliva. La dose ideale? 3-5 grammi al giorno, meglio se associata al pepe nero o all’olio per migliorare l’assorbimento che altrimenti sarebbe difficoltoso per il nostro organismo. Un’altra modalità di assunzione della curcuma è l’aggiunta della spezia in un 1 litro di acqua portata ad ebollizione e bevuta in due tazze di tè al giorno, magari in aggiunta al miele ed a un pizzico di pepe nero. In precedenza una ricerca della Louisiana State University ha scoperto che dalla curcuma, oltre che da tofu e uva, è possibile estrarre alcune sostanze utili alla prevenzione del tumore al seno.
