Il test è in grado di scoprire le alterazioni genetiche che sono alla base dello sviluppo dei tumori

In arrivo un nuovo test che potrebbe ridurre del 40% le biopsie

Si prospettano importanti novità nell’ambito della diagnosi del tumore alla prostata, una delle forme di tumore più diffuse tra gli uomini, che secondo uno studio potrebbe essere sconfitta semplicemente assumendo un’aspirina al dì per 5 anni. Oggi una ricerca effettuata presso la Cleveland Clinic ha portato allo sviluppo di un nuovo test chiamato IsoPSA, in grado di misurare il rischio di sviluppare questo tipo di cancro in modo più accurato che il tradizionale test.

Come funziona il test

Sviluppato presso la clinica in collaborazione con la Cleveland Diagnostics Inc, il test verrà presentato oggi durante il Meeting Annuale della American Urological Association a San Francisco.
Questo nuovo sistema non invasivo potrebbe ridurre di oltre il 40% le biopsie, arrivando inoltre a distinguere tra forme maligne e benigne del tumore, identificando i cambiamenti della struttura molecolare dell’antigene prostatico; il test non si limita quindi a misurare la concentrazione del PSA nel sangue, come normalmente accade con il test tradizionale.

Un test più accurato

IsoPSA analizza la concentrazione delle diverse ‘forme’ della molecola PSA, discriminando così i cambiamenti strutturali della proteina associati alla presenza o assenza di cancro. Si supera così il problema principale del test ad oggi in uso, dovuto al fatto che non sempre a valori alterati di PSA corrisponde la presenza di cancro. Il nuovo test è in grado di distinguere anche tra tumori benigni e maligni di grado elevato, il suo utilizzo potrebbe aiutare a ridurre i casi di eccesso diagnostico e terapeutico nei casi di tumori diagnosticati e trattati anche se benigni.
Secondo uno studio scientifico avviato nel 2012 dal dottor Gianluigi Taverna, condotto 
con la collaborazione del Centro Militare Veterinario di Grosseto (CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa, i cani sarebbero in grado di diagnosticare il tumore alla prostata con un margine di esattezza del 98%.

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