Si tratta di una simil-influenza che dà sintomi come tosse, mal di gola, naso che cola e abbassamento di voce. Tutti segnali che potrebbero far pensare all’arrivo della “vera” influenza, che invece è attesa per i primi di dicembre, anche se si tratterà di una forma più soft dell’anno scorso

«Quelli attualmente in circolazione – spiega Fabrizio Pregliasco, ricercatore del dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Milano – sono cioè virus simili ai virus influenzali».

Attenzione agli sbalzi termici

Ma a cosa si deve allora questo «boom di casi di simil-influenza» che ha registrato in una settimana oltre 90mila casi? Certo il clima instabile delle ultime settimane non ha aiutato, con continui «sbalzi» di temperatura e rapidi passaggi dal sereno alla pioggia.
«I sintomi della simil-influenza danno luogo a sindromi di minori intensità – dice Pregliasco – ma non vanno sottovalutati e vanno curati.».
Gli esperti spiegano che la vera influenza arriverà agli inizi di dicembre, «con condizioni meteo – conclude l’esperto – all’insegna delle temperature basse persistenti. Mentre gli sbalzi termici favoriscono la diffusione dei virus simil-influenzali, il freddo intenso e prolungato favorisce l’influenza vera e propria».
Anche il numero di persone che verranno colpite sarà molto più consistente: resteranno a letto con febbre, tosse, mal di testa e dolori diffusi, molto più dei 3,5-4 milioni previsti; Oltre ai virus influenzali infatti esistono oltre duecento virus simil-influenzali che, secondo le stime, provocheranno da soli circa 6 milioni di casi.

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Il vaccino non funziona sulla “falsa” influenza

«Sono fra l’altro proprio questi casi di “falsa” influenza a spiegare perché molte persone che si sono vaccinate lamentano che il vaccino non ha funzionato – chiarisce Pregliasco – . In realtà il vaccino è efficace, anche se la vaccinazione antinfluenzale in questi ultimi anni è un po’ in calo».

Tuttavia una buona notizia c’è ed è quella che l’epidemia influenzale attesa per l’inverno 2014 sarà mite, con un numero di casi inferiore a quello dello scorso anno, che aveva contato ben 4,5 milioni di malati. Dati contrastanti con quelli di cui si è parlato nel corso dell’XIII Congresso della SIMIT tenutosi a Genova di recente, che parlava invece di almeno 5 milioni di italiani a letto con l’influenza il prossimo inverno.

«I virus di cui prevediamo l’arrivo questo inverno sono vecchie conoscenze – aggiunge Fabrizio Pregliasco -, c’è ancora l’A/H1N1/California, quello dell’influenza suina, nato nel 2009 e che sta finendo la sua “opera”, e poi l’A/H3N2/Texas e il B/Massachusetts ».