In concomitanza con la Cop 20, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima di Lima, in Perù, Legambiente presenta la mappa del rischio climatico in Italia, con l’obiettivo di prevedere dove e come si verificheranno i fenomeni più intensi in base ai cambiamenti climatici

Negli ultimi due anni si sono verificati violenti episodi di trombe d’aria, ondate di calore, piogge intense, disastrose alluvioni che hanno provocato gravi danni al territorio urbano italiano.

Comprendere dove e come l’intensità e l’andamento di queste manifestazioni climatiche andranno a colpire è fondamentale per prevenire disastri ambientali.

“Non è, infatti, continuando a intubare o deviare i fiumi, ad alzare argini o asfaltare altre aree urbane che riusciremo a dare risposta a nuovi equilibri climatici e ecologici complessi, che hanno bisogno di approcci diversi e di strategie di adattamento capaci di ripensare le politiche urbanistiche e infrastrutturali. E’ proprio in questa direzione- rileva Legambiente- che vanno le politiche comunitarie e i piani clima delle città europee, è ora che anche l’italia e le sue città si muovano in questa direzione”.

L’importanza di adattarsi ai cambiamenti climatici

“Proprio le aree urbane devono diventare oggi la priorità di politiche che tengano assieme prevenzione del dissesto idrogeologico e adattamento ai cambiamenti climatici- dichiara il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini- politiche che attualmente viaggiano completamente separate e seppure il tema del dissesto è affrontato oggi da una task force presso la presidenza del consiglio, il cambiamento nella dimensione dei fenomeni climatici è tale da far apparire inadeguata anche questa impostazione. Ancora nulla si sta muovendo per arrivare all’approvazione del piano nazionale, ossia lo strumento che dovrebbe finalmente permettere di passare dagli obiettivi generali agli interventi concreti utilizzando anche la spesa dei fondi europei da parte delle regioni che, ricordiamolo, nella programmazione 2014-2020 sono rilevanti per questo tipo di interventi, ma che rischiano, in assenza di chiari obiettivi e di una attenta regia di rimanere inutilizzati”.

Uno strumento interattivo

Ecco perché Legambiente ha deciso di tracciare una mappa del rischio climatico, raccogliendo attraverso uno strumento interattivo e periodicamente aggiornato le informazioni sui danni provocati in italia dai fenomeni climatici dal 2010 ad oggi, concentrandosi soprattutto sulle città.

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Ogni episodio è corredato di informazioni che riguardano sia i danni che riferimenti a episodi precedenti già avvenuti nel comune, per comprendere meglio la tipologia e l’entità degli impatti provocati, in modo da individuare le aree più a rischio. E’ fondamentale quindi registrare le zone di maggior frequenza dei fenomeni e analizzare gli impatti provocati per mettere in luce il rapporto tra modificazione del clima e problemi legati a fattori insediativi o infrastrutturali nel territorio italiano.