Curarsi del livello di colesterolo dell’organismo non dovrebbe essere una preoccupazione solo di chi è più avanti con gli anni, ma uno studio del Duke Clinical Research Institute invita anche i più giovani a fare attenzione a ciò che mangiano, per evitare il rischio di infarto

Secondo la ricerca, pubblicata sulla rivista “Circulation”, i cibi ricchi di grassi provocano danni alle arterie già a 30-40 anni. Se a 35-55 anni il colesterolo aumenta ogni dieci anni, il rischio di sviluppare malattie cardiache può crescere addirittura fino al 40%. L’arma segreta per combattere il colesterolo alto, che espone anche al rischio di tumori, sembra sia mangiare due mele al giorno. Anche le fragole hanno un’importantissima funzione riduttiva dei livelli di colesterolo cattivo e trigliceridi.

Michele Massimo Gulizia, presidente dell’Associazione medici cardiologi ospedalieri, mette in guardia: «La riduzione di Ldl, negli studi Osler 1 e 2 è stata del 61% mentre la riduzione del rischio relativo di sviluppare eventi cardiovascolari ha superato il 53% il farmaco ha senz’altro ottime prospettive di essere utilizzato in prevenzione secondaria per ridurre le recidive di infarto, ictus e problemi motori».

La cura del colesterolo elevato mira ad abbassare i livelli di colesterolo Ldl nei pazienti. Tuttavia alcun studi hanno evidenziato come circa il 10% è però intollerante alle statine, ecco perché si è alla ricerca di soluzioni alternative.

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L’importanza dell’alimentazione

Una possibilità da percorrere è l’attacco della proteina Pcsk9, che una volta inibita consente di eliminare più Ldl nel sangue. Oggetto di numerosi studi è anche un effetto dell’anticorpo monoclonale “Evolocumab” indicato per l’ipercolesterolemia primaria, la familiare omozigote, la dislipidemia mista. In attesa di trovare la terapia più efficace e senza ripercussioni negative per l’organismo, un punto fermo è quello di seguire uno stile di vita sano ed un’alimentazione equilibrata, per prevenire l’accumulo di colesterolo nel sangue. Si consiglia quindi di ridurre i cibi grassi e il sale in eccesso, perché il corpo possa smaltire le sostanze nocive ed evitare che il colesterolo cattivo salga sopra ai livelli considerati pericolosi.