Più intelligenti i bimbi che restano a casa, ma più soggetti a obesità

Da uno studio del Dipartimento di Scienze economiche dell’Università di Bologna arriva la risposta a una delle tante domande che prima o poi assillano ogni mamma che pensi al futuro dei propri figli: meglio mandarli il nido o farli restare a casa?

Un quiz per testare l’intelligenza

La ricerca non fornisce una risposta definitiva, ma è molto utile in quanto illustra i pro e i contro di entrambe le scelte. Tirando le somme, i bimbi fino a 2 anni che restano a casa sono più intelligenti di quelli che vanno al nido ma rischiano maggiormente di diventare obesi.

Questo quadro emerge da uno studio condotto su 7.000 bimbi di Bologna, alcuni dei quali vanno abitualmente al nido, mentre altri restano a casa. Gli esperti hanno sottoposto i bimbi ad alcuni quiz per misurare il loro quoziente intellettivo, valutare la loro massa corporea e personalità. Ne è risultato che i bambini che non andavano al nido avevano un Q.I. più elevato, ma anche un maggiore rischio obesità. Andare al nido quindi comporterebbe degli svantaggi sul piano intellettivo, ma dei rischi per la salute in termini di sovrappeso o addirittura obesità.

A casa coccolati dai nonni

Giulio Zanella, uno degli autori dello studio, specifica che le classifiche vengono fatte includendo fattori socio-economici come la presenza di disabilità, assenza di un genitore, status lavorativo del padre e della madre, reddito e ricchezza familiare. Tenendo conto anche dell’incidenza di questi fattori, i risultati evidenziano come i bambini che hanno frequentato il nido fra 0 e 2 anni siano stati meno soggetti a rischio di obesità.

Il motivo è facilmente intuibile: i bimbi che rimangono a casa sono portati a mangiare in modo più disordinato e meno regolare di quelli che frequentano il nido, dove vengono somministrati pasti correttamente bilanciati e ad orari ben precisi. A casa invece, soprattutto se i piccoli restano a casa con i nonni, vengono spesso gratificati con merendine o cibi calorici, che contribuiscono ad aumentare il rischio di obesità. D’altra parte i bimbi che rimangono a casa  fino a 2 anni, crescono in un ambiente dove si sentono più sicuri e stimolati, accrescendo quindi maggiormente le proprie capacità cognitive.

Cosa scegliere quindi per i propri figli? La soluzione ottimale, suggeriscono gli esperti, sarebbe quella di mandare i propri figli al nido ma aumentare il numero degli educatori o creare micro-asili per favorire un maggior contatto tra adulti e bambini.

Leggi anche:  Depurare il fegato dopo un'abbuffata: guida all'alimentazione