Legambiente lancia l’allarme smog. A Roma i livelli massimi di Pm10 sono stati superati per 350 giorni con un grave rischio per la salute, in particolare di bambini e anziani

Legambiente ha analizzato la qualità dell’aria di 91 città italiane per il 2013 e ha scoperto che nonostante le abbondanti piogge, Roma è ricoperta da una cappa di smog quasi perenne. Dall’analisi di Legambiente è emerso che il problema è legato alla cattiva gestione del traffico, a cui contribuiscono anche gli studenti motorizzati. Il rapporto arriva in occasione della 26esima edizione del “Treno Verde”, un’iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica e le amministrazioni sul problema dell’inquinamento dell’aria e acustico.

Il traffico avvelena l’aria

A Roma le centraline di controllo del Pm10, che secondo l’Oms uccide 200mila persone l’anno nel mondo, hanno registrato livelli superiori di polveri sottili in 350 occasioni. A Torino i limiti sono stati sforati per 126 giorni, seguita da Napoli (120) e Frosinone (112). Secondo una ricerca di MEDparticles nella Capitale c’è il 35% di possibilità in più di contrarre un tumore al polmone per ogni incremento di 10 microgrammi di polveri sottili Pm10 per metro cubo d’aria. La media europea si attesta al 22%.

“Il traffico impazzito è il principale responsabile di questa situazione di grave allarme. – ha spiegato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – “Targhe alterne o sporadiche chiusure al traffico non riescono da sole a risolvere il problema. Servono scelte più serie e le conseguenti risorse per realizzarle, non si può perdere questa occasione”.

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