Chi non ha mai giocato a tombola o carte a Natale con parenti e amici? I giochi da tavolo e le carte non sono solo un modo per stare in compagnia divertendosi, ma a quanto pare risvegliano il cervello

Da Monopoly, ora diventato anche personalizzabile, a Risiko e Cluedo fino alle classiche partite a carte, divertirsi con cosiddetti “giochi da tavolo” è tipico delle feste natalizie, che sono un’occasione per ritrovare familiari e amici con cui trascorrere più tempo insieme. Se è vero che quest’anno a Natale i regali saranno soprattutto hi-tech, smartphone in testa, i giochi in scatola non possono però mancare all’appello: non solo hanno solo una funzione aggregativa, ma secondo gli esperti fanno anche bene alla mente stimolando numerose aree cerebrali e migliorando le capacità cognitive come la concentrazione e la memoria.

L’importanza del gioco per il cervello

“Il gioco, in tutte le sue forme, è un potente mental training”, spiega il professor Giuseppe Alfredo Iannoccari, presidente di Assomensana che ha approfondito l’aromento. “Infatti, non a caso, l’incredibile maturazione del cervello dei bambini passa proprio attraverso il gioco”, spiega l’esperto.

Spesso poi ci è richiesto uno sforzo mentale per apprendere le regole di nuovi giochi, immagazzinando così nuove informazioni, che richiedono un certo impegno.

“I giochi da tavolo – conferma il neuropsicologo – compresi quelli con le carte, ma con più di due giocatori, arricchiscono le reti neurali, ovvero i legami tra le cellule, e stimolano i neuroni a prendere contatti tra loro, accrescendo importanti riserve del cervello”.

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