Un team di ricercatori italiani ha scoperto quella che potrebbe essere definita “la porta” del virus dell’Hiv

La ricerca, del Centro internazionale di ingegneria genetica e biotecnologie di Trieste, è riuscita a comprendere dove il virus si insedia dopo aver raggiunto le cellule infettate, aprendo la strada a possibili nuove cure per debellare l’infezione.
Una scoperta importante, che è stata presentata durante la Conferenza italiana su Aids e retrovirus (Icar) di Riccione.

Dove va a finire il Dna del virus?

“Sarà ora possibile preparare farmaci mirati a bloccare l’integrazione del Dna del virus. Questi potrebbero consentire l’eradicazione definitiva dell’infezione”, spiega il prof. Mauro Giacca, responsabile della ricerca, medico ricercatore e direttore del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie (ICGEB).

“Abbiamo sviluppato una tecnica di microscopia sofisticata che permette di capire dove va a finire il Dna del virus. L’abbiamo trovato tutto nella periferia del nucleo, vicino ai pori nucleari, ovvero alle porte di ingresso attraverso cui le molecole entrano e escono dal nucleo. Il virus sfrutta il passaggio attraverso queste porte e, non appena entrato nel nucleo, va a integrare il proprio Dna in quello della cellula”.

Ecco quindi probabilmente spiegato il motivo per cui, una volta raggiunto il nucleo, la replicazione del virus si arresta.

Un passo avanti per debellare il virus

La cellula che porta il virus sfugge così al sistema immunitario e diventa insensibile al trattamento con farmaci. Le normali cure possono infatti bloccare la malattia, mantenendo il paziente apparentemente sano, ma sono inefficaci nell’eliminazione del virus. Non si è mai verificato infatti un caso di guarigione definitiva. In California è stato avviato un progetto basato su una speciale pillola, che abbatte le probabilità di infezione da Hiv, per la cui prevenzione è stato prodotto in Italia un vaccino che sembra funzionare.

“Adesso che noi sappiamo con quali fattori il virus interagisce, sarà possibile preparare farmaci mirati a bloccare l’integrazione del Dna del virus. Questi potrebbero consentire l’eradicazione definitiva dell’infezione”.

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