Buone notizie per chi soffre di diabete: la University of North Carolina ha inventato un cerotto intelligente che rilascia insulina secondo necessità

Un’invenzione che permette ai diabetici di tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue e somministrarsi insulina all’occorrenza, senza ricorrere alle fastidiose iniezioni. Come spiegano gli stessi ricercatori, si tratta del primo patch all’insulina smart «in grado di rilevare l’aumento dei livelli di zucchero nel sangue e rilasciare dosi di insulina nel sangue in caso di necessità».

Il futuro dell’insulina è “on demand”

Il cerotto intelligente rappresenta un ulteriore traguardo nell’ambito della ricerca di nuovi sistemi di somministrazione dell’insulina, che è ancora fondamentale per chi soffre di diabete.

Dopo l’insulina “on demand” frutto di una ricerca del Mit di Boston, che si attiva solo quando serve grazie a una molecola modificata, in Italia è stato presentato a marzo un dispositivo “smart”, in grado di prevedere le crisi ipoglicemie. La ricerca scientifica ultimamente ha fatto grandi passi avanti nell’ambito della cura del diabete, dal cerotto temporaneo per misurare la glicemia al sistema di microinfusione bio, per rilasciare l’insulina solo quando serve. Eppure, nonostante in Italia ci siano circa 3 milioni di persone affette da diabete, solo uno su due affronta davvero le cure, perché spesso troppo complesse.

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Microaghi che rilasciano glucosio

Il cerotto è rivestito da oltre un centinaio di microaghi, piccoli come peli e contenenti microdosi di insulina e di enzimi sensibili al glucosio. Il loro contenuto viene riversato nel sangue, quando i livelli di zucchero diventano troppo elevati.
Il cerotto è in grado di abbassare la quantità di glucosio nel sangue in un modello di topo di diabete di tipo 1 per un massimo di 9 ore. Risultati molto promettenti, che però necessitano di ulteriori sperimentazioni e approfondimenti prima di arrivare a test su pazienti umani.

«Abbiamo progettato un cerotto per il diabete che funziona velocemente, è facile da usare ed è composto da materiali biocomaptibili non tossici» spiega il co-autore dello studio Zhen Gu, docente della Unc School of Medicine. «L’intero sistema può essere personalizzato in modo da tener conto del peso e della sensibilità all’insulina del singolo diabetico. Insomma,possiamo rendere il cerotto intelligente ancora più intelligente».