Considerata inoperabile, una bimba di 3 anni affetta da sindrome eterotassia è stata salvata dai medici dell’ospedale pediatrico di Massa grazia a un cuore in 3D

“E’ un vero e proprio miracolo” quello avvenuto in Toscana, a Massa Carrara. Un team di medici e ricercatori dell’ospedale pediatrico ha salvato una bambina affetta da una grave patologia stampando in 3D il suo cuore malato. La bambina ora è stata operata e sta bene, anche se è ancora in terapia intensiva. La piccola soffriva da tempo della sindrome eterotassia: le vene del cuore mescolate, un solo atrio e il cuore posizionato al centro del torace invece che a sinistra. Un’impresa che sembrava impossibile, per l’equipe guidata da Bruno Murzi. Un’operazione che si è invece trasformata in un primato mondiale per l’Italia, attirando l’attenzione della stampa.

Uno studio approfondito sul modello in 3D

I medici sono partiti riproducendo al computer tutte le anomalie del muscolo cardiaco della bambina. Da risonanza magnetica è stata recuperata l’immagine che è stata poi inviata al Cnr di Pisa, che l’ha poi stampata in 3D. Dopo aver realizzato il cuore in plastica, i medici ne hanno studiato in modo approfondito l’anatomia per rendere l’operazione chirurgica più sicura possibile. Non è la prima volta che si ricrea un cuore in 3D a questo scopo: negli Stati Uniti un chirurgo aveva operato un bambino di appena 14 mesi prendendo spunto da un organo realizzato appositamente con questa tecnica, le cui applicazioni in ambito medico sono innumerevoli: dalla riparazione di retine danneggiate ai bronchi, dai vasi sanguigni fino ad arrivare al cranio stampato in 3D.

“Operare la piccola senza prima conoscere le malformazioni e le condizioni del suo cuore sarebbe stato pericolosissimo – ha spiegato Murzi -. Era indispensabile inserire un pezzo di tessuto dentro il cuore per dividere in due l’unico atrio della bambina e le due circolazioni delle vene cave e delle vene polmonari, ma dovevamo capire esattamente dove intervenire senza creare alcun problema”. Per conoscere l’effettivo esito dell’operazione sarà necessario attendere ancora qualche giorno, ma i medici sono ottimisti e finora i risultati fanno ben sperare.

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