Cuore, organi stampati in 3D per esercitarsi prima degli interventi

Massa Carrara, bimba salvata da un cuore in 3D

Per migliorare l’esito di complicati interventi chirurgici su gravi disturbi congeniti, sono stati ricreati dei cuori con la stampa in 3D per consentire ai chirurghi di esercitarsi su modelli di organi prima di intervenire realmente sui bambini

E’ quanto realizzato dai ricercatori della University of Illinois College of Medicine di Peoria, che hanno così salvato la vita a tre piccoli pazienti, tra cui un neonato di 9 mesi.

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Non è la prima volta che si ricrea un cuore in 3D a questo scopo: negli Stati Uniti un chirurgo aveva operato un bambino di appena 14 mesi prendendo spunto da un organo realizzato appositamente con questa tecnica, le cui applicazioni in ambito medico sono innumerevoli: dalla riparazione di retine danneggiate ai bronchi, dai vasi sanguigni fino ad arrivare al cranio stampato in 3D.

Il team di medici che ha condotto lo studio, l’ha presentato nel corso di una convention dell’American Heart Association. Normalmente la prassi per questo tipo di interventi prevede che i chirurghi utilizzino immagini in 2D per la pianificazione dell’operazione, avvalendosi dei raggi X, degli ultrasuoni e della risonanza magnetica. Tuttavia queste immagini potrebbero non rilevare eventuali complicazioni strutturali della camera cardiaca.

E’ proprio partendo da queste immagini in 2D che i medici dell’Illinois hanno ricreato modelli di cuori di una bimba di 9 mesi, un bambino di 3 anni e una ragazza di 20 anni, andando poi ad effettuare le modifiche necessarie.

Prendere decisioni importanti prima di operare

Matthew Bramlet, direttore del Programma “Congenital Heart Disease Mri” presso l’ateneo di Peoria, spiega: “con la stampa 3D si possono prendere decisioni migliori prima di andare in sala operatoria. Più i chirurghi sono preparati, minore è il numero di sorprese che incontrano. Tenere in mano il ‘cuore modello’, poterlo toccare offre un nuovo livello di comprensione che non può essere raggiunto solo con le immagini 2D o anche 3D. Oggi tutto quello che una volta era usato per costruire i camion, lo stiamo usando per costruire modelli realistici di cuori”.

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Questa innovativa tecnica è in grado di “risolvere un problema e passare alla riparazione di due ventricoli, invece che di uno solo. Questo fa potenzialmente la differenza tra una speranza di vita di due o tre decenni, e un’attesa di 4, 5 o 6 decadi”, spiega il ricercatore.