Positivi i primi risultati dei test dell’Università di Vienna sul vaccino anti-colesterolo

Messo a punto dalla Affiris, azienda austriaca, che ha condotto la fase di sviluppo iniziale sui topi, il vaccino anti-colesterolo è stato sperimentato per la prima volta dall’Università di Vienna nel 2015, mentre entro la fine del 2017 si sta svolgendo la fase di test sull’uomo. In Italia sono in corso invece 14 nuovi studi su 650 pazienti per mettere a punto nuove terapie contro il colesterolo.

Contrastare l’enzima

Il vaccino contro il colesterolo cattivo, nominato AT04A, mira alla produzione di anticorpi contro il PCSK9, l’enzima che gioca un ruolo fondamentale nel metabolismo dell’Ldl, le lipoproteine a bassa densità (in inglese Low Density Lipoprotein). L’idea è quella di contrastare l’azione di questo enzima e finora i test hanno avuto risultati promettenti, anche se bisognerà vedere se verranno confermati dalla sperimentazione sulle persone.

Se i dati saranno confermati alla fine dei test, si apriranno nuove possibilità di cura per chi soffre di colesterolo alto, anche se una ricerca ne ha rivalutato la pericolosità, sostenendo che non sarebbe un fattore di rischio per le malattie cardiache nei pazienti anziani.

Gli effetti collaterali

Esistono tuttavia delle controindicazioni, degli effetti collaterali che sono stati illustrati da Ulrich Laufs, dell’Università di Saarland, in Germania, e Brian Ference, docente alla Bristol University e, contemporaneamente, alla Scuola di Medicina di Detroit, negli Stati Uniti. I due scienziati spiegano che se da un lato risultati iniziali della sperimentazione sono positivi e promettenti, d’altra parte esistono alcun i rischi che non vanno sottovalutati, come la possibile insorgenza di diabete, causata dagli effetti immunitari a lungo termine sull’uomo.

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