Il progetto europeo BAMI prevede l’utilizzo di cellule staminali per la cura dei pazienti colpiti da infarto. Il tasso di sopravvivenza di queste persone potrebbe crescere del 25%

Nel 2013 sono morte per infarto, che pare possa essere provocato anche da un eccesso di sonniferi, circa 17 milioni di persone nel mondo. L’Unione Europea ha oggi finanziato con 6 milioni di euro il progetto internazionale BAMI (Bone Marrow Cells in Acute Myocardial Infarction), che prevede l’utilizzo di cellule staminali per la cura di pazienti colpiti da infarto.

Staminali per riprendersi da un infarto

I ricercatori sparsi per il Continente inietteranno staminali prelevate dal mindollo nel cuore di circa 3mila pazienti europei. Il trattamento, da effettuare entro 5 giorni dall’attacco cardiaco, potrebbe aumentare il tasso di sopravvivenza di questi pazienti del 25%. Le staminali sono ancora oggetto di dibattito in diverse sedi ma il loro utilizzo medico è ormai quasi la norma. Queste cellule indifferenziate vengono utilizzate, ad esempio, per la cura della sclerosi multipla o le calvizie.

“I nostri studi  – ha spiegato il Prof. Anthony Mathur, a capo del progetto – ci diranno se le cellule staminali provenienti dall midollo osseo siano in grado di riparare il tessuto cardiaco danneggiato e, in caso affermativo, ci saranno informazioni circa le modalità di somministrazione”.

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Per la prevenzione dagli attacchi cardiaci gli esperti consigliano una dieta povera di grassi ed equilibrata come quella mediterranea. Anche il sole sembra avere effetti benefici sul nostro cuore.