Gli esperti dell’Università della Sapienza di Roma hanno individuato un indice che identifica la qualità della dieta

Molti sono convinti che per dimagrire basti diminuire le porzioni. In realtà i ricercatori della Sapienza di Roma sottolineano come sia la qualità degli alimenti a determinare come questi vengono assimilati. Gli scienziati hanno quindi realizzato un Indice della Qualità della dieta (IQD) che stato presentato al congresso della Società italiana dell’obesità.

Indice della qualità della dieta

Il concetto alla base dell’IQD è che alcuni alimenti, come i carboidrati raffinati o i grassi saturi, rallentano i metabolismo mentre altri hanno un effetto contrario. L’indice si calcola calcolando l’introito di glicidi (carboidrati e zuccheri integrali). Questo viene poi moltiplicato con quello degli acidi grassi saturi e diviso con quello delle fibre (frutta e verdura). Per una dieta bilanciata si consiglia quindi di scegliere quella mediterranea, basata su frutta e verdura, e di diminuire carne rossa grassa e formaggi.

“Non è solo l’introito calorico a determinare lo sviluppo dell’obesità e del sovrappeso, ma come si costruisce il menù, bilanciando i cibi contenenti grassi saturi o glucidi con le fibre”, ha dichiarato Andrea Lenzi, direttore della Sezione di fisiopatologia medica ed endocrinologia del Dipartimento di medicina sperimentale della Sapienza.

Nel frattempo, per prepararsi alla abbuffate delle feste, gli esperti hanno segnalato i 10 cibi che aiutano a lenire lo stress da cenone e una dieta per non arrivare già sazi prima di sedersi a tavola.

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