Water Footprint Network ha stimato il consumo di acqua necessario a produrre alcuni alimenti. Un chilo di carne di maiale “costa” ben 6mila litri di H2O

Dopo la classifica di Coldiretti sui prodotti che costano di più all’ambiente in termini di emissioni di CO2 e consumo di carburante, arriva un nuovo studio sugli alimenti che necessitano del maggiore quantitativo di acqua per essere prodotti. Nella top ten realizzata da Water Footprint Network al primo posto troviamo il tè, ma anche le mele, il maiale e la birra non scherzano in quanto a utilizzo di questa preziosa risorsa che diventa sempre più scarsa.

30 litri d’acqua per 30 g di tè

Per produrre un bicchiere da 250 ml di birra sono necessari circa 74 litri di acqua. Una mela di 150 grammi ne ha invece bisogno di 125 litri, che salgono a 1.140 litri se viene venduta in confezioni da un litro di succo. Il maiale costa circa 6mila litri di acqua per chilo, una quantità “cinque volte più grande di quella per i cereali e gli amidacei”, ma il più “costoso” in termini di risorse idriche è il tè. Per ogni 3 g di bustine di questa bevanda sono consumati 30 litri di acqua.

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