Il WWF ha rilasciato il rapporto Living Planet 2014. Se tutti vivessimo con lo stile di vita occidentale, servirebbero 3 pianeti come il nostro

La Terra comincia a risentire dell’ingombrante presenza dell’umanità. La popolazione mondiale si sta avvicinando agli 11 miliardi mentre fauna e flora stanno diminuendo esponenzialmente. In occasione della presentazione del rapporto Living Planet 2014 il WWF, che recentemente ha proposto di inserire anche la natura nel conteggio del Pil, lancia l’allarme sul futuro del genere umano. Dallo studio è emerso che se ogni persona sulla Terra adottasse lo stile di vita occidentale servirebbero 2,6  pianeti come il nostro per permetterci di continuare a vivere. “La nostra è una chiamata urgente all’azione, non possiamo più aspettare – ha dichiarato Donatella Bianchi, presidente del WWF Italia – “È necessario agire subito in tutti i settori della società per costruire un futuro più sostenibile”.

WWF: la Terra rischia il collasso ma c’è modo di salvarla

Il rapporto Living Planet monitora lo stato di salute di oltre 10mila specie di vertebrati utilizzando il database della Zoological Society di Londra (Living Planet Index). Lo studio inoltre misura l’impronta ecologica dell’umanità attraverso uno strumento contabile ambientale chiamato Global Footprint Network. Nel report del WWF, che ha unito gli sforzi con Amazon per salvare la foresta amazzonica, si stima che in 40 anni la popolazione di vertebrati del 52% e le specie di acqua dolce dell’America Latina addirittura del 72%. Le cause della diminuzione della biodiversità sono principalmente: diminuzione e degrado degli habitat, pesca intensiva, bracconaggio e ovviamente i cambiamenti climatici.

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Secondo il WWF i mezzi per risollevare le sorti della natura ci sono e sono efficienti. Gli animali a rischio estinzioni nelle zone protette dall’uomo hanno il doppio delle possibilità di sopravvivere e prosperare rispetto alla fauna non tutelata.