Il Time dedica la sua consueta copertina di tributo al personaggio dell’anno ai coraggiosi “ebola fighters”, i medici che combattono senza sosta contro l’epidemia del virus ebola esplosa nei paesi africani

E’ ormai da un anno che il personale medico è impegnato a debellare il terribile virus ebola che affligge Guinea, Sierra Leone e Liberia. Si è parlato spesso in questi mesi di emergenza sanitaria e umanitaria, considerando le gravissime condizioni in cui versano le popolazioni colpite, con un rischio di contagio molto elevato. Anche se ora se ne parla meno, se non ci fossero stati gli ebola fighters l’epidemia avrebbe avuto una diffusione senz’altro maggiore, mietendo più vittime e affievolendo le speranze di uscirne. In questi mesi sono nate anche delle app per smartphone, per aiutare i volontari a inviare aggiornamenti e monitorare i pazienti e Xerox ha rilasciato un nuovo aggiornamento software per il tracciamento dell’Ebola.

Omaggio all’impegno umanitario

Il personale locale ha avuto dalla sua parte il valido aiuto di preziosi alleati, volontari di Medici Senza Frontiere e di numerose altre organizzazioni umanitarie che hanno agito prontamente, senza tirarsi indietro, anche quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità sembrava sottovalutare la criticità della situazione.

Ecco perché oggi il Time rende giustamente omaggio al personale medico che ha lavorato ininterrottamente durante quest’anno contro ebola mettendo a repentaglio la propria vita e dimostrando che l’impegno umanitario è ancora vivo in molte persone, che non hanno perso di vista l’importanza di aiutare i più deboli. Anche i social network in questi mesi si sono mobilitati: dopo Facebook (lo stesso Zuckerberg aveva donato 25 milioni di dollari per combattere il virus), anche Google ha aperto una campagna di raccolta fondi online per sostenere la lotta contro l’ebola. 

 

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