Ulteriore giro di vite in arrivo sui divieti legati al fumo, un brutto vizio che accomuna quasi un miliardo di persone e responsabile di oltre 40 patologie: sulla scia di quanto già stabilito in altre nazioni europee tra cui l’Inghilterra, è in preparazione una norma per vietare di fumare sigarette in macchina in presenza di bambini

Si tratta di una norma che, stando alle dichiarazioni del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, verrà inserita presto nel Decreto Milleproroghe, sui cui si discute in questo periodo nel Consiglio dei Ministri.

Maggiori rischi per i bambini

Una normativa molto simile a quella che entrerà in vigore in Inghilterra dal prossimo primo ottobre, che vieta di fumare in auto in caso in cui a bordo ci sia un minore.
Non dimentichiamo che proprio i più piccoli, uno su cinque secondo le stime, sono colpiti dai danni del fumo passivo, oltre ad essere vittime involontarie anche del cosiddetto “fumo di terza mano”, cioè quello che ristagna negli oggetti e nelle superfici e viene rilasciato nel corso nel tempo.

“Forse, ora anche quegli italiani che non avevano compreso la portata dell’intervento sul fumo passivo e la necessità di proteggere i nostri figli, capiranno adesso che è molto importante farlo”, ha argomentato la Lorenzin, secondo cui contrastare il fumo passivo è una crociata di civiltà e di bilancio “essendo ormai acclarati i danni da fumo passivo soprattutto tra i giovanissimi”.

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Lotta al fumo a colpi di divieti

Una normativa che si inquadra nell’ambito di un lavoro continuativo del ministro Lorenzin per dare un’accelerazione significativa «nella lotta contro questo nemico difficile da “abbattere”.
Non saranno invece contenti i fumatori, la cui vita è resa sempre più difficile dall’introduzione di nuovi divieti di fumo anche in spazi all’aria aperta.
Del resto, oltre ai danni alla salute di cui si parla da sempre, fumare può spingere anche al suicidio e può persino alterare il Dna degli uomini, cancellando il cromosoma Y.

E’ dal 2013 che Lorenzin cerca di introdurre il divieto di fumo in auto. In quell’occasione il Consiglio dei ministri aveva espresso la necessità di un dibattito parlamentare in tema.
“Se ridiamo la parola ai nostri figli, se li sentiremo dire in auto ‘papà non si passa col rosso’, ‘papà non si dicono parolacce’, ‘papà il fumo mi fa male’, allora a qualcosa forse saremo serviti. E’ per questo che vi chiedo sostegno, dentro e fuori il Parlamento, per fare un piccolo passo avanti di civiltà”, aveva dichiarato due anni fa la Lorenzin.