Ci si può ubriacare senza bere alcol? Lo strano caso negli Usa

Un’indagine nazionale rivela che gli adolescenti sono bevitori sempre più precoci

Allarmanti i risultati della terza indagine nazionale “Adolescenti e Alcol problema, significato, contrasto all’abuso e risorse sociali”, promossa dall’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcool e dalla Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza, e realizzata dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento: ben il 41,2% degli adolescenti ha bevuto il primo bicchiere oltre i 10 anni, mentre il 27,3% si è avvicinato all’alcol per la prima volta tra i 6 e i 10 anni. Un comportamento sempre più precoce quindi, che preoccupa soprattutto alla luce del fatto che può sfociare facilmente nell’abuso di alcol, il cosiddetto Binge Drinking, che ha effetti nefasti sulla salute. Non è un caso se molti di questi binge drinker sono molto giovani e già nel 2015 il Ministero della Salute aveva denunciato 8,5 milioni di casi di abuso di alcol, una pratica che, oltre a distruggere il sistema immunitario, fa male anche al cuore,aumentando di 8 volte il rischio di aritmie cardiache. Inoltre un recente studio ha messo in relazione il consumo di alcol con lo sviluppo di tumori.

Il ruolo della famiglia e i “primi assaggi”

Ad aggravare ulteriormente il quadro si aggiunge il fatto che le famiglie giocano un ruolo indiretto di protezione e solo il 13,5% di genitori hanno affrontato esplicitamente il tema dei rischi e conseguenze derivanti dall’abuso di alcol, mentre il 31,5% dei genitori non lo ha mai fatto.

L’indagine interessa giovani di età compresa tra i 12 ed i 14 anni residenti in diversi città italiane, prese per area geografica e dimensione dei centri urbani. I risultati mostrano che la maggioranza degli adolescenti italiani tra i 13 e i 14 anni hanno appena assaggiato (87%), o anche bevuto consapevolmente (77,3%), almeno una volta una bevanda alcolica.

La maggior parte ha assaggiato la prima volta un alcolico oltre i 10 anni (41,2 %). Una buona maggioranza ha bevuto in presenza di figure adulte (71,8%), distinte tra genitori (48,5%), e altri adulti (23,3%). Sono stati ubriachi almeno una volta il 18,1% dei giovani mentre nel 59,9% dei casi l’esperienza è stata casuale e non ricercata. Tra i non bevitori, l’abuso di alcol è invece poco rilevante (3,9%).

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