Molti batteri stanno diventando sempre più resistenti agli antibiotici. Il problema riguarda l’Europa ma ha colpito soprattutto l’Italia

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) lancia l’allarme: i batteri diventano sempre più resistenti agli antibiotici. L’istituto europeo EARS-Net ha registrato un elevato aumento negli ultimi 4 anni della resistenza di due pericolosi bacilli: Escherichia coli e Klebsiella pneumonia. Per sensibilizzare l’opinione pubblica verso questa nuova e preoccupante problematica, il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle malattie (ECDC) di Stoccolma ha organizzato anche quest’anno per il 18 novembre la Giornata degli Antibiotici.

L’Italia è più a rischio

Sebbene il problema riguardi tutti i Paesi dell’Unione, l’Italia sembra risentire più di altri di questo cambiamento. Nel nostro Paese l’alta resistenza del Klebsiella pneumoniae alle cure batteriche è stata registrata nel 29% dei casi esaminati. “L’Italia è seconda solamente alla Grecia  – si legge nel comunicato dell’Istituto Superiore di Sanità – e rappresenta una vera anomalia rispetto alla grande maggioranza dei Paesi europei”. 

Come usare correttamente gli antibiotici

Per prevenire la resistenza dei batteri alle cure l’ISS, che aveva deciso il bando dai luoghi pubblici delle e-cig salvo poi ritirare il provvedimento, ha stilato un vademecum per il corretto uso degli antibiotici. Innanzitutto non devono essere assunti per combattere malattie di origine virale come raffreddore o influenza, il cui vaccino sembra faccia bene anche al cuore. Gli antibiotici vanno presi solo dietro prescrizione medica e seguendo esattamente la posologia da lui indacata. Infine, assumere troppi antibiotici o sostituirli li rende del tutto inefficaci.

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Diverse ricerche internazionali hanno confermato che lo zinco e i mirtilli sono utili per aumentare gli effetti delle cure antibatteriche.