L’attività fisica regolare aiuta la formazione di nuovi neuroni

Numerosi studi hanno già dimostrato gli effetti benefici dell’esercizio fisico sulla salute: oltre a favorire la forma fisica e il dimagrimento, la pratica sportiva aumenta del 50% la produttività sul lavoro e diminuisce il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer. Fare attività fisica regolarmente infatti aiuta a mantenere la mente attiva, una conferma che arriva oggi anche da una ricerca pubblicata su Frontiers in Neuroscience, secondo la quale anche una semplice camminata aiuterebbe il cervello nella formazione di nuovi neuroni.

Cosa succede se viene impedito il movimento?

Per arrivare a queste conclusioni gli scienziati hanno studiato il comportamento di un gruppo di cavie da laboratorio per 28 giorni, nutrendole regolarmente, ma impedendo ad alcune di camminare liberamente. Una volta concluso il test di quattro settimane, tramite una risonanza magnetica nella zona subventricolare del cervello è stata riscontrata una riduzione del 70% del numero di cellule staminali neurali,  da cui si generano i neuroni, nelle cavie immobilizzate rispetto a quelle lasciate libere di muoversi.

Lo studio ha inoltre rilevato che impedire l’attività fisica porterebbe a una modifica dell’organismo a livello genetico, che influisce negativamente sulla trasformazione di alcune proteine. Fare troppa attività fisica invece sarebbe nocivo per il nostro cuore quanto la sedentarietà.

E’ stato quindi evidenziato un nuovo aspetto che può interessare chi soffre di malattie che compromettono il movimento, come la sclerosi multipla o l’atrofia muscolare spinale, una disfunzione del sistema neurologico che comporta difficoltà legate alla capacità motoria.

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