La Giunta regionale della Toscana ha dato il via libera alle visite di cani e gatti negli ospedali, dove potranno incontrare i loro proprietari ricoverati, anche se solo su appuntamento e in una stanza apposita

Non è la prima volta che la Toscana si rivela una regione particolarmente sensibile a questo argomento: a marzo aveva approvato un protocollo per la permanenza degli animali d’affezione appartenenti ai pazienti ricoverati all’interno di una struttura ospedaliera per malati terminali, nella zona di Firenze.

I benefici del rapporto con un animale domestico

Del resto, che gli animali abbiano un influsso positivo sulla salute è ampiamente dimostrato dalla Pet Therapy, usata anche in alcune università e che all’ospedale fiorentino di Santa Maria Annunziata è stata introdotta per pazienti con problemi di natura psichiatrica. L’influenza positiva degli animali sulle persone non finisce mai di sorprenderci e di commuoverci profondamente. Ne è un esempio il video diventato subito virale, in cui un uomo, malato di Alzheimer ad uno stadio avanzato e incapace di formulare frasi di senso compiuto, parla miracolosamente con il suo cane, in un dialogo che ci ha toccato il cuore.

Sì a cani e gatti ma nel rispetto dell’ambiente

Le regole delle visite dei “migliori amici a quattro zampe” sono state dettate dalla Giunta regionale della Toscana in una delibera che ha tracciato le linee guida che, nei prossimi mesi, dovranno le strutture sanitarie che aderiranno dovranno seguire.

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Alla base del provvedimento c’è il riconoscimento del valore assistenziale del rapporto tra il paziente e il suo animale domestico. Porte aperte dunque a cani e gatti in visita in ospedale, ma sempre nel rispetto delle norme sanitarie e ambientali.

I medici dovranno valutare caso per caso la compatibilità delle visite con lo stato di salute dei pazienti e saranno ammessi solo gli animali (cani, gatti o altro) regolarmente iscritti all’anagrafe degli animali d’affezione. Sarà un incaricato ad indicare il percorso da seguire fino alla sala apposita dove avverrà la visita. Per l’iniziativa è prevista anche la formazione di un pool multidisciplinare di operatori formati in modo adeguato per garantire il corretto svolgimento delle visite all’interno dell’azienda sanitaria, che emanerà uno specifico regolamento a riguardo.