Dopo essersi miracolosamente sabato dalla meningite C, un ragazzo lancia sul Web un appello contro il calo della copertura vaccinale in corso in Italia

Ancora una volta un messaggio veicolato attraverso Facebook, rivolto a tutta la popolazione italiana. A lanciarlo è Cristiano Giannessi, che dopo aver contratto la meningite ed essere rimasto per lungo tempo in coma, sospeso tra la vita e la morte, ha deciso di prestarsi come testimonial, nonostante le ancora sofferenti condizioni di salute in cui versa, per esortare il Paese a  prendere sul serio i rischi che si corrono a rifiutare il vaccino, offerto gratuitamente dal Servizio Sanitario.

Il trentenne, originario della provincia di Pistoia, era stato colpito lo scorso 14 gennaio da meningite, come ha raccontato su Facebook, ripercorrendo i momenti di dolore e angoscia vissuti a causa della malattia.

I vaccini sono uno strumento di difesa fondamentale

In un’estesa intervista rilasciata al Tirreno.it, il giovane riferisce che la contrazione della meningite si è manifesta attraverso un malessere dai sintomi molto comuni, con mal di testa e febbre alta, trasformatosi poi in un vero e proprio calvario, con la comparsa di macchie sull’epidermide, decisive per l’identificazione della malattia.

Nei casi di meningite le  misure vaccinali rappresentano al momento l’unico modo per proteggere l’organismo di fronte alla possibile insorgenza di patologie virali e batteriche, ecco perché Cristiano ha voluto lanciare il suo appello pro-vaccini, molto attuale in in un periodo in cui circola molta disinformazione e numerosi luoghi comuni a riguardo. Alcuni giorni fa lo stesso Mark Zuckerberg ha condiviso sul social la decisione di vaccinare la primogenita Max, scatenando reazioni degli anti-vaccinisti.

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