Un nuovo studio conferma che il caffè ridurrebbe fino al 7% il rischio di sviluppare il diabete mellito

Gli effetti del caffè sulla salute sono negli ultimi anni al centro di numerosi dibattiti scientifici. Diversi studi sostengono che berlo regolarmente protegga il cuore, evitando l’infarto:  bere quattro o cinque tazzine di caffè al giorno, anche decaffeinato, ridurrebbe quindi la mortalità cardiovascolare, nonostante un altra ricerca sostenga che berne questa quantità farebbe male alla salute, soprattutto per le donne in gravidanza e i giovani sotto i 18 anni.

I benefici per la salute

La maggior parte degli studi mette in luce gli effetti benefici del caffè, come la capacità di ridurre il rischio di malattie croniche quali il morbo di Parkinsonil morbo di Alzheimer e in generale il declino cognitivo legato all’età. Secondo un’altra ricerca bere una tazza al giorno di caffè diminuirebbe del 12% il rischio di morte, mentre berne due tazzine al giorno aiuta a tenere lontano il cancro al seno.
Ma cosa dicono le ricerche scientifiche in merito al legame tra consumo di caffè e insorgenza del diabete?
Anche qui le opinioni sono contrastanti;  se una ricerca sosteneva che berne troppi potrebbe aumentare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, uno studio successivo aveva invece evidenziato che berne 3 o 4 tazzine al dì ridurrebbe le probabilità del 25%.  Una tesi che è stata ora confermata da un nuovo documento di revisione sul caffè, che considera questa bevanda un alleato prezioso contro il diabete di tipo 2, arrivando a ridurne il rischio fino al 7% (un po’ meno rispetto al dato precedente). Questa revisione si basa su un’indagine di 30 studi su una popolazione di 1,2 milioni di persone, ha stabilito che il pericolo di sviluppare il diabete di tipo 2 diminuirebbe rispettivamente del 7% in caso di caffè con caffeina e del 6% in caso di caffè decaffeinato per ogni tazzina consumata al giorno.

Dalle 3 alle 5 tazzine al giorno

In conclusione, si dovrebbero bere dalle 3 alle massimo 5 tazzine al giorno perché il rischio di incorrere nella patologia si attesti intorno al 30-35%.

Grazie alle sue proprietà antiossidanti, il caffè può ridurre lo stress ossidativo, che causa disfunzioni cardiovascolari, metaboliche e renali e anche il diabete di tipo 2. IL documento dà rilievo a quelle ricerche che mostrano come il consumo regolare di caffè riduca i livelli dei marcatori pro-infiammatori, ovvero l’infiammazione cronica di basso grado collegata a disturbi cardiovascolari e metabolici, come il diabete di tipo 2.

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