Ci si può ubriacare senza bere alcol? Lo strano caso negli Usa

Un’indagine rivela che in Italia l’alcol ha causato 435 mila morti in 10 anni

Bere alcolici è più rischioso per la salute che fumare sigarette. A parlare sono i dati, che rivelano come in soli 10 anni 435 mila persone sono morte per malattie, incidenti, omicidi e suicidi legati all’alcol.

Questo quadro è emerso grazie all’“Indagine sull’alcolismo in Italia. Tre percorsi di ricerca”, realizzata nell’ambito delle attività previste dall’Osservatorio permanente Eurispes-Enpam su “Salute, previdenza e legalità”.

Scarsa consapevolezze dei rischi

Uno dei problemi principali è che sebbene l’alcol sia stato inserito tra le sostanze psicotrope, il suo consumo non è generalmente considerato pericoloso e gli italiani quindi eccedono spesso nel suo consumo. L’indagine Enpam mette in luce che 6 italiani su 10 collegano l’alcol alla convivialità, al piacere, alla spensieratezza e al relax, e solo un quarto lo associa a perdita di controllo, pericolo e fuga dai problemi. Ne emerge quindi una generale scarsa consapevolezza dei rischi legati al consumo eccessivo di alcol, considerato un problema sociale solo da 3 persone su 10.

La metà degli intervistati dichiara di eccedere con l’alcol, anche se ‘qualche volta’ (47,7%). I motivi sono vari, per il 28% degli intervistati è solo “piacere”, un quarto per “stare meglio con gli altri”, il 23,7% per “rilassarsi”, il 9,2% per “affrontare una situazione complicata”, il 2,2% per “reagire a un insuccesso”. Già un’altra recente ricerca aveva rivelato che il rischio di mortalità è paragonabile a quello del fumo e l’alcol toglierebbe 30 minuti di vita per ogni bicchiere in eccesso.

Si comincia presto, già a 11 anni

Preoccupante è rapporto tra alcol e guida, il 40% degli intervistati maggiorenni ammette infatti di essersi messo alla guida dopo aver bevuto troppo. Inoltre più di 8 italiani su 10 ritengono che lo Stato abbia fatto poco per contrastare il fenomeno dell’alcolismo (84,1%) e il 60% si dice favorevole ad una regolamentazione del consumo.

Purtroppo l’abitudine a bere alcolici inizia già a 11 anni e la metà degli adolescenti bene regolarmente, mentre solo 2 su 10 sono astemi. La bevanda alcolica preferita? Al primo posto c’è la birra, seguono poi vino, shottini e superalcolici. Un’altra indagine ha rivelato che quasi il 30% beve il primo bicchiere tra i 6 e i 10 anni.

Un comportamento sempre più precoce quindi, che preoccupa soprattutto alla luce del fatto che può sfociare facilmente nell’abuso di alcol, il cosiddetto Binge Drinking, che ha effetti nefasti sulla salute. Non è un caso se molti di questi binge drinker sono molto giovani e già nel 2015 il Ministero della Salute aveva denunciato 8,5 milioni di casi di abuso di alcol, una pratica che, oltre a distruggere il sistema immunitario, fa male anche al cuore,aumentando di 8 volte il rischio di aritmie cardiache. Inoltre un recente studio ha messo in relazione il consumo di alcol con lo sviluppo di tumori.

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