Si scrive Apple Watch si legge Ikepod

Il Solaris era un orologio disegnato da Marc Newson, oggi industrial designer di Apple. A distanza di anni i modelli sono molto simili

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Gli osservatori più attenti avranno notato che l’Apple Watch, che riscontra qualche problema nell’analisi dei dati clinici per gli utenti con polsi tatuati, assomiglia a qualcosa di già visto in passato con provenienza svizzera. Sì è vero, gran parte dell’orologeria mondiale trova origine tra i cantoni delle Alpi ma quando un’azienda del calibro di Apple ne prende uno come fonte di ispirazione, senza dirlo, allora la notizia non può passare di certo inosservata. Prendiamo la storia dell’Ikepod, un prototipo di orologio (non intelligente) disegnato da Marc Newson, industrial designer australiano assunto da Ikepod, un’azienda svizzera con la volontà di studiare nuove soluzioni estetiche per il panorama delle lancette.

Meno intelligente ma identico

Il prodotto ideato da Newson ha preso forma agli inizi del 2000 ma è solo lo scorso anno che è arrivato alla ribalta per la sua somiglianza con l’Apple Watch. Lo smartwatch di Apple almeno nelle forme è il successore di quell’Ikepod Solaris che Newson ha disegnato in Svizzera più di un decennio fa e la cui collezione è ormai in vendita da tempo. Apple rischia una causa? Probabilmente si soprattutto perché è Ikepod ad aver brevettato l’orologio e il suo design per prima. Sebbene tra i due ci sia un abisso in quanto a specifiche tecniche anche la vista vuole la sua parte e quando l’accostamento è tale che i modelli quasi si confondono allora anche dalla Svizzera potrebbero voler la loro fetta di torta, che a quanto pare dai numeri sarà molto gustosa per Apple.

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