Apple si compra TupleJump per il machine learning

Cupertino vuole accelerare sui progetti big data per non perdere terreno nei confronti di Google, Facebook e Microsoft

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Apple ha finalizzato l’accordo di acquisizione di TupleJump, azienda specializzata nel machine learning. Non si conoscono i dettagli economici della spesa, ma l’occasione è quella migliore per fare il punto su tutto ciò che circonda Apple e che non riguarda direttamente lo sviluppo di prodotti hardware. Con TupleJump, la compagnia guidata da Tim Cook potrà analizzare una vasta mole di dati, probabilmente per finalità di marketing, ma non solo. Se il futuro è sempre più nelle mani di bot e assistenti personali, Apple potrà implementare in casa il suo ottimo Siri, che da poco ha debuttato anche in versione desktop su Mac dotati dell’ultimo macOS Sierra.

Competenze graduali

Il concetto è che, oggi, Apple non può più accontentarsi di lavorare solo in un settore dell’elettronica di consumo. Vada per gli iPhone, i Mac, Apple Store e iOS, ma i grandi numeri si spostano con la vendita di servizi alle aziende, proprio come fanno Google e Microsoft, che nel campo del machine learning hanno già fatto notevoli progressi. Non a caso la Mela ha già portato sotto il proprio cappello Perceptio, Emotient e Turi, ultime acquisizioni indirizzate alla comprensione del mondo big data e delle logiche che guidano i suoi processi e strutture. In questo modo, Cook e Co. potranno pensare in maniera diversa come far entrare in azienda gli strumenti che tutti oggi conosciamo, incentivandone però l’adozione sotto un punto di vista diverso, quello che guada allo sviluppo di soluzioni versatili e flessibili (pensiamo alla mobilità dell’ufficio), in grado di fronteggiare le principali sfide dell’innovazione.

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